29 gennaio 2010

Please, visit Italy

Udite udite: in data 26 gennaio AD 2010, il rettore della piu' grande università d'Italia, e forse d'Europa, ha segnalato al Senato Accademico "l'opportunità di pubblicare su riviste scientifiche internazionali un avviso in lingua inglese riguardante le procedure di reclutamento dei docenti".

25 gennaio 2010

Roma multietnica

Avendo rovinato la festa per tutti quelli che volevano vedere la coppa d'Africa in piazza, come era stato negli ultimi anni, Alemanno cerca di ricucire lo strappo con gli immigrati e nomina un "consigliere in Campidoglio per la Comunità calabrese". Per la cronaca, i fascisti di casa pound da qualche tempo usano come slogan "più case meno calabresi".

24 gennaio 2010

La prima uscita dell'anno

Sosta del campionato di pallavolo e quindi uscita in bici. Novanta km tra (nell'ordine): traffico, prostitute africane, discariche, pecore, mucche, campanili, la caldara, il Sasso (lato facile) e treno da Ladispoli (con un controllore gentile che mi abbonato il biglietto per la bici). Media bassina, intorno ai 23 km/h, ma la gamba permette questo, ora. Questa l'altimetria del percorso.

22 gennaio 2010

Shampoo planet

Romanzo di Douglas Coupland. Era l'ultimo che mi mancava, risale al 1992. Sconta i quasi vent'anni nel suo essere, come sempre è Coupland, un'analisi della contemporaneità. Dunque vocaboli ora comuni erano sottolineati come "moderni" e quella visione di "quel" futuro è diversa dall'oggi. Tyler è il primogenito di una hippy non del tutto ravveduta: lui e i suoi fratelli hanno dovuto spesso fare da genitore a quella madre che odorava di incenso e ganja.
Un viaggio in Europa, terra della storia, o del passato sconvolge il piccolo mondo di Tyler, basato su una realtà di prodotti per capelli (da cui il titolo), un presente aumentato, colorato, iperlucido, strafatto di steroidi e integratori, televisivo da quiz show.
La paura della bomba della Generazione X si scioglie nella paura di un presente fatto della recessione della zona per la chiusura di un reattore nucleare, che ha lasciato pianure sterili e mall semivuoti. Il pianeta shampoo e l'incontro con la storia (malata) europea salva Tyler, portandolo prima verso Hollywood e poi verso una vita adulta. Diversa dalla sua immaginazione.
Da leggere, come ogni Coupland, ma va in panchina.

La prima cosa bella

Film di Paolo Virzì. A me Virzì è piaciuto quasi sempre (togliamo Ferie d'Agosto), anche se a diversi livelli. Ovosodo è per me ancora il migliore. Quest'ultimo ci si avvicina molto: se vi piace il genere è un film fatto benissimo, girato bene, ottimi attori.
Che poi uno quasi si vergogna di dire che ha un debole per i film di Virzì. E vabbe'.
Comunque, ne hanno scritto più e meglio: Leonardo, il Giovane Cinefilo e Manu del Collettivo di Seconda Visione (ma a loro è piaciuto pure Verdone: conta?, e hanno messo nei tag "bagni pancaldi", "mart mcfly", e "maria de filippi è il demonio").

21 gennaio 2010

Firefox 3.6

Installato il nuovo aggiornamento di firefox 3.6 (da qui): va molto più veloce, un'accelerazione percepibile a occhio nudo.

20 gennaio 2010

La laurea e le differenze

Oggi hanno dato una laurea honoris causa a Bernardo Caprotti, proprietario di Esselunga.
Da wikipedia qualcuno si è preso la briga di emendare recentemente le voci Bernardo Caprotti e Esselunga di wikipedia, eliminando tra l'altro il riferimento alla condanna patteggiata per tangenti nonché alle varie accuse di mobbing.
Io le avevo viste qualche giorno fa, quando una mail mi ha avvertito della cerimonia per le lauree ad honorem.
Comunque Google Cache ne conserva memoria.
Ora anche questo blog: ho copiato il testo da qui, con data 15 gennaio: ho preso solo la parte "polemica".
Se vi interessa, la nota sulla condanna punta a questo link). Alessandro Gilioli nel 2002 invece scrisse questo pezzo, per Diario.



Le polemiche e le vicende societarie [modifica]

Bernardo Caprotti nel 1996 patteggia 9 mesi di condanna, come cita l'articolo del Corriere della Sera dal titolo: "Armani patteggia: Krizia fu rapina"[7] più una multa pari all'importo della tangente comminata alla Guardia di Finanza.[7]

Il 25 maggio 1996 Bernardo Caprotti indiceva la sua prima conferenza stampa al Principe e Savoia a Milano per presentare uno studio della Arthur Andersen. Nella medesima si dichiarava "schiacciato dal fisco"[8]).

All’incontro erano presenti Savona, Tremonti, Giovanardi ma anche il presidente dell’ANNC Giorgio Riccioni, che sentendosi preso di mira dallo studio che evidenziava una minor tassazione per le coop rispetto ad Esselunga (vedi pagina 25 dello studio della Arthur Andersen[9].), prendeva la parola per difendere il mondo della cooperazione.” [10].

Nel febbraio del 2000 un articolo su Il Mondo [6] stigmatizza il rapporto tra padre e figlio. Nel 2002 un'inchiesta giornalistica del settimanale Diario ha accusato Esselunga di angherie continue sui dipendenti e di comportamenti antisindacali [11].

Nel 2004, il figlio di Bernardo Caprotti, Giuseppe, allora amministratore delegato, fu estromesso dalla gestione dal padre che riprese personalmente la gestione della società [12] con un rapporto conflittuale coi sindacati (i cui iscritti sono aumentati del 25% nel 2005), riducendo da cinquecento a trecento i prodotti biologici venduti[senza fonte], decidendo un taglio del 9% sul prezzo di vendita di 8000 articoli (marzo 2005), limitando il servizio di acquisto in rete a Parma e Milano in quanto questo si era dimostrato economicamente non remunerativo.[3]

Fra il 2005 e il 2006 il gruppo è stato riorganizzato: gli immobili di Esselunga (circa 150, per un valore di oltre 2 miliardi di euro) [13] sono confluiti in parte nella neo-costituita società "La Villata Immobiliare di Investimento e Sviluppo S.p.A.", e il resto (circa quaranta immobili) in Orofin SpA, entrambe controllate da Supermarkets italiani.

Il Sole 24 ore ha interpretato le operazioni di riassetto societario come segnale di una possibile cessione dell'attività operativa al gruppo britannico Tesco o ad un altro gruppo estero.[14] In seguito alle preoccupazioni espresse da una parte della classe politica italiana, per la cessione a proprietà straniera di un gruppo italiano della GDO, sono state fatte ipotesi di un interessamento da parte di Coop. Bernardo Caprotti, tuttavia, ha smentito entrambe le ipotesi, dichiarando in particolare – con un'inserzione pubblicitaria in 32 quotidiani nazionali – che «Esselunga e Coop sono due aziende inconciliabili e incompatibili».[15] Bernardo Caprotti ha dichiarato il 21 settembre 2007 che la sua azienda non era in vendita, perlomeno non in tempi brevi, ventilando la possibilità di una quotazione in Borsa della società.[16] A oggi i conflitti tra la visione di Bernardo e quella del Figlio Giuseppe non si sono ancora sopiti come racconta l'inchiesta de L'espresso [17]dell'estate del 2008. Nell'estate del 2008 esce nelle librerie italiane il libro di Filippo Astone "Gli Affari di Famiglia"[18] sulle vicende della famiglia Caprotti.

19 gennaio 2010

Per fortuna c'e' il traffico

Oggi ho partecipato a una trasmissione del tg3 regionale su bici, traffico, ecc ecc. Stavamo con i pinguini a via dei Fori Imperiali alle sette di mattina. Era ancora buio. C'erano anche importanti vigili urbani. Uno di loro (con le penne e il telefonino negli stivali d'ordinanza), fuori microfono, mi ha detto che a Roma è stimato un deficit di circa 180.000 (centottantamila) parcheggi. Il traffico evita che questo diventi un vero problema.

Per fortuna vedere il sole sorgere dietro al colosseo è stato uno spettacolo che ha scaldato il cuore (e pure le mani del povero cameraman).

14 gennaio 2010

Repubblicopia

Su Repubblica salute, linkato ora su Repubblica.it, ecco l'innovativa guida alle corrette posizioni per l'uso del laptop. Le immagini mi sembrano peculiarmente uguali a queste. Lifehacker cita la fonte, mentre a Repubblica se ne fottono allegramente.

Soul Kitchen

Film di Fatih Akin. In tedesco con i sottotitoli, quindi magari ci ho capito poco. Divertente, si'. Piacione, pure. Prevedibile, anche. Zinos ha una bettola, e per vari casi riesce a farla diventare qualcosa di nuovo. Ma il male si mette di mezzo. Però tutti sono un po' buoni, a parte Neumann. Insomma, divertente, fatto bene, ecc ecc. Ma nulla di più. Interessante perché i Crucchi si vedono raramente sullo schermo con questo taglio.

13 gennaio 2010

Scintille

Libro di Gad Lerner. Le scintille del titolo sono quelle che, secondo le mitologie ebraiche, sono emesse dalle anime inquiete, incapaci di riposare, incarnate o non. Lerner ha una famiglia molto varia: il ramo paterno viene dalla Galizia, ma non quella spagnola, quella tra Ucraina e Polonia; il ramo materno è invece libanese. Lerner, egocentrato, in una lunga seduta di autoanalisi, racconta dei suoi viaggi alla scoperta di questi luoghi e delle radici della sua famiglia. Le fosse comuni degli ebrei ucraini-polacchi, i palazzi lussuosi e i luoghi di Hezbollah a Beirut, le baracche di Sabra e Shatila, i massacri dell'esercito israeliano, l'ammirazione per Israele, dove parte dei suoi parenti si è trasferita, e il disaccordo con molta politica israeliana. Lerner vuole fare i conti con il padre (odiato) e l'amata madre, ristabilendo qualche verità storica dei loro racconti ma anche illuminando quello che per necessità era stato oscurato.
A tratti molto interessante (beh, io mica la conoscevo la storia degli ebrei di Galizia, men che meno sapevo dell'esistenza della Galizia laggiu'), a tratti insopportabile per una certa spocchia, a tratti assolutamente di parte nei racconti relativi a Israele e all'occupazione, a tratti lucido nell'individuare le radici dei problemi della zona pur senza mai riconoscere la follia storica alla base del progetto dello Stato di Israele in quella terra e in quelle modalità.
Non tutti hanno comunque la fortuna di poter fare quel che ha fatto lui: visitare tutti quei luoghi, fare i conti in modo aperto con i propri sensi di colpa. La maggior parte se li tiene li', al massimo riesce a pagarsi un'analisi: Lerner riesce anche a guadagnarci sopra.
Comunque, se vi capita leggetelo.

update: ne parla anche, meglio e di più, tommaso de lorenzis su l'Unità, e sul sito del Flexi.

Mondo reale

Che fine ha fatto Second Life?

08 gennaio 2010

In cerca di nuova occupazione

Ok, morto Beniamino Placido ci becchiamo Veltroni. Il quale è in cerca di un nuovo posto dove posare il culo dopo non essersi dedicato all'Africa. Tornerà a scrivere le 5 righe sui film in TV sul Venerdi' di Repubblica? Quelli dove omaggiava il sogno americano di Tucker, Kennedy era come il cilicio per la Binetti (mai in giro senza una citazione kennediana), e per anni ha considerato Happy Days un documentario.

- Ehi, sai che si possono accendere i jukebox a pugni?
- Walte' quante vorte te lo devo di', è 'na cazzata, so' i soliti americani
- Uffa Massimo, ma perché non prendi non mi prendi mai sul serio? Ma che sono il piu' scemo di tutti, secondo te?
- Nono, Walteri', nun te preoccupa', sei svejo. Mo' vatte a compra' un chinotto ar bare che noi c'avemo nattimo da fa'....
- Vabbe', pero' preferisco la cocacola.....

Un anno nero?

A Rosarno: il lavoro nero, in gran maggioranza nero, adotta modalità da blocco nero.

07 gennaio 2010

Due cose su Emma Bonino

A me la Bonino, come i radicali, non sta molto simpatica. Troppo spesso nella loro storia confondono libertà con liberismo (vedi il tentativo di rendere più facili i licenziamenti), e troppo spesso hanno fatto piagnistei vittimistici, attaccandosi medagliette francamente inutili o combattendo battaglie anche condivisibili ma il cui esito negativo era scontato già in partenza (quousque tandem, Marco, abutere referenda nostra?).

Però se davvero la candidatura di Emma Bonino dovesse riuscire a far uscire la Binetti dal PD, credo che diventerebbe la persona più utile al PD stesso, dopo Prodi. E solo per questo la voterei più volentieri di qualsiasi altro candidato che il loft bersaniano potrebbe produrre.

02 gennaio 2010

Tra il nuovo e il vecchio

L'anno vecchio è finito con il romanzo di Henning Mankell L'assassino senza volto, prima avventura del commissario Kurt Wallander. Niente di che, ma forse dovrò leggere altro. L'anno nuovo è iniziato con Scintille di Gad Lerner, un regalo che è interessante, non piacevole, per ora.
L'anno vecchio è finito anche con una splendida notizia: una borsa di studio per il nuovo anno, che quindi permetterà di respirare un po'.
L'anno vecchio è finito anche con la prima volta in cui vengo pagato per farmi un giro in bici da corsa, sui colli a nord di Roma che conosco bene: un ragazzo americano di 15 anni che mi ha dato notevoli distacchi.
E quindi, un saluto piacevole al 2009, anno di casa nuova, di riassestamenti, di occhi verso il futuro, di lavori nuovi. E un benvenuto a questo 2010: tra i desideri che si possono esprimere, il primo è un'Italia non più berlusconiana, il secondo è riuscire a lavorare con tranquillità, il terzo è che mio fratello scriva più spesso post come questo.
Poi c'è un sacco d'altra roba, ovviamente. Ma vediamo man mano che ci dice st'anno nuovo.