16 giugno 2005

dell'adolescenza, dei cambiamenti

Allora, Giovanni Lindo Ferretti negli anni Ottanta scriveva tante belle cose. Anche
negli anni Novanta. Si va dagli urli di Emilia Paranoica,
all'anticipazione contenuta in Allah è grande e Gheddafi è il suo
profeta. Le suggestioni di depressione caspica. Cantava qualcosa che è
stato zeitgeist. Anni di riflusso eroinico e anerotico. Anni in cui il
bisogno di religione poteva essere riempito solo davanti alle false
quinte del Patto di varsavia, quello della stabilità e dei piani
quinquennali. Anni di medicinali dai nomi diventati simbolo della calma
artificiale e spaventosa, che avrei poi conosciuto in altre forme,
purtroppo: toradol, tavor, valium.
Anni da cui usciva anche Supercar, per noi più piccoli. Ora sono anni
cantati dagli Offlaga Disco Pax , che dai primi CCCP
discendono darwinianamente.
Poi abbiamo intercettato i CCCP e ci son piaciuti: avevo piu' o meno
14-15 anni, fine anni Ottanta. E ancora ci piacciono, quei pezzi.
Per questo Giovanni Lindo Ferretti - di cui già da tempo si diceva che
era completamente rincoglionito - merita almeno un pensiero cattivo.
Qui la lettera che ha scritto al Foglio di Ferrara due giorni prima del referendum.

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