31 gennaio 2007

Love Marketing

Mi arriva per posta la nuova pubblicità di una compagnia aerea. Mentre di solito pubblicizza 777777 biglietti a un euro, questa volta l'offerta è:
a San Valentino, biglietti a 14,2 euro.
Due piccion(cin)i con una fava.

30 gennaio 2007

L'anno del maiale

E' iniziato il campionato, una squallida terza divisione. Abbiamo sonoramente vinto, 3-0, senza mai faticare. In compenso il mio ginocchio ha deciso che non dovevo giocare. Non è per niente bello. L'anno del maiale.
Pero' American Pastoral, di Philip Roth, al momento sembra un capolavoro. Ma sto andando lentissimo, ci vorra' un po' prima di finirlo.

Tutti i buchi vengono al pettine

Wolfowitz si presenta live in Ankara con gli alluci fuori dai calzini (tutti e due....). Di Wolfowitz, è memorabile la scena - ripresa in Fahreneit 9/11 - in cui prima sputa sul pettine, poi si pettina, poi lecca il pettine.

29 gennaio 2007

Lunedì

Svegliarsi alle settemmezza dopo essere andati a dormire all'unaemmezza. Ricevere una telefonata del capo alle otto e un quarto non lascia presagire nulla di buono, e infatti la giornata passa dietro a traduzioni (da cattivo italiano) e taglia&cuci. Alle 18.30, di nuovo il capo annuncia che tra poco manda altra roba da rivedere e tradurre. Io alle settemmezza p.m. devo essere in palestra, fino alle nove. Alle dieci p.m. riunione di lavoro per altre questioni, dall'altra parte della città (25km, solo andata). Prima che esca, tra dieci minuti, inizio a mettere giù la presentazione per una lezione da tenere lunedì prossimo.
Quando bestemmierò, sarà per ricordo al presunto-esistente dio che è appena iniziato l'anno del maiale, sempre sia lodato.

27 gennaio 2007

Fight Club/2

Stavolta si parla del film. Che è bello, anche se le sorprese non sono più tali se la mattina stessa hai finito il libro. Nel film è vagamente più evidente la componente sociale, e c'e' un'atmosfera meno "malata", anche la storia con Marla sembra quasi normale. Brad Pitt e Ed Norton sono bravissimi, comunque.

Fight Club

Dopo aver letto l'ultimo Gorilla, un altro disturbo della personalità.
Inchioda il lettore con angoscia, l'idea della malattia mentale e fisica pervade le pagine, esce e prende alla gola, allo stomaco e al cervello.
Douglas Coupland mise in pagina la generazione X che aveva paura della bomba. Qui i personaggi hanno paura del cancro e sbroccano nei loro lavori. Aspettative disilluse (il lavoro) e paura del futuro per la devastazione invisibile e incontrollabile del proprio corpo.
Nichilismo, disagio personale che mette in scena la lotta di classe. Tutto è costruito, finzione. Tutto, tranne le trippe e la pajata. Carne e merda, l'unica realtà se la mente vacilla.

26 gennaio 2007

Il Karma del Gorilla

Complice una fottuta insonnia che mi ha tenuto sveglio dalle 3.30 alle 7, stanotte da queste parti ci siamo letti l'ultimo volume della saga del Gorilla, di Sandrone Dazieri. Non è per nulla male, e se alcuni personaggi sono un po' banali, altri non lo sono affatto. Anche nella figura ormai ben delineata del Gorilla + Socio, ci sono piccole sorprese. O forse dipende solo dal fatto che non mi ricordo gli altri romanzi della serie...

Ecco perché

Mi chiedevo del perché non mi suscitasse interesse e/o indignazione la storia. La risposta e' arrivata dalla preside del liceo: forse non e' successo niente.

La neve era sporca

Georges Simenon, ma non il suo commissario, né un vero giallo. Piuttosto, noir. Nero come l'anima del protagonista, nero come i vestiti degli occupanti nazisti (dove? In Olanda? In Belgio? In Francia?). Un po' moralista per alcuni versi, ma comunque lettura appassionante.

25 gennaio 2007

Liceo

Io leggo articoli su studenti che fanno sesso al liceo durante un'assemblea, e non riesco a trovare più di un briciolo di interesse/indignazione/ecc. Nell'ultima cosa di San Benedetto del Tronto, qual e' il punto caldo? Il sesso in pubblico? La diffusione del filmato?
Qualcuno mi spiega perche' mi devo interessare/indignare/scandalizzare? E perche' una cosa del genere prende molto piu' spazio sui media piuttosto che le statistiche sulle violenze sessuali all'interno della famiglia, che Ratzinger e Ruini dovrebbero leggere tutte le sere prima di andare a dormire?

24 gennaio 2007

Oscar

Una donna omosessuale* dichiarata presenterà la serata degli Oscar. Quando Bush parla di esportare la democrazia, pensi a Ruini, a Ratzi e al fatto che da noi è rimasto solo Lino Banfi a contrastare l'avvento dello stato confessionale.

* Ellen DeGeneres. come, "Ellen chi?". Ellen, quella che qualche anno fa, quando Rutelli ancora era più vicino a Pannella che alle tonache, era in televisione in orario da casalinghe a fare un bel telefilm su una donna omosessuale. Tornare indietro è possibile, in questo paese.

23 gennaio 2007

Ralph Hinkley

Ogni tanto, anche nelle cose che sembrano più semplici, si perde il libretto di istruzioni. Invochiamo santa Ikea e le sue brugole: nei rapporti di coppia, spesso. Ma di quando in quando anche in altro. Per esempio, ieri dopo due mesi sono tornato su un campo di pallavolo. Due mesi, che volete che siano dopo quasi vent'anni di frequentazione dello sport.
Stavolta però era diverso: c'era stato un infortunio di mezzo, ancora non del tutto risolto. Anche nel fare le cose più semplici e ripetute migliaia di volte, mi son trovato a dover pensare a quello che facevo, e con reazioni del corpo completamente diverse dal solito. Il risultato erano movimenti tremolanti, incerti, comici: come Ralph Hinkley, che in effetti aveva perso il libretto di istruzioni del costume*.
Speriamo la situazione migliori presto, visto che martedì prossimo iniziamo il campionato, e sono otto anni che non faccio una terza divisione....

* In alternativa, si ricorre a Guccini, che scrive "è nostro destino tentare goffi voli d'azione o di parola, volando come vola il tacchino."

22 gennaio 2007

Questioni di titoli

Gondry è probabilmente un po' sfortunato nelle traduzioni dei titoli dei film. O magari semplicemente lo chiamano dalla distribuzione italiana e trovano sempre il telefono occupato, così fanno come gli pare. Il suo penultimo film era stato massacrato: Se mi lasci ti cancello era al posto di Eternal sunshine of the spotless mind, i Vanzina al posto di Alexander Pope.
La traduzione dell'ultimo film è un po' piu' sottile, ma fossi al posto di Gondry mi incazzerei un po'. Si passa da The Science of Sleep a L'Arte del Sogno. Perché?
In francese, tra l'altro, il titolo è a metà: La scienza dei sogni.
Dopo aver visto il film, la Scienza del Sonno mi sembra il titolo più appropriato, perché modifica il normale rapporto tra sonno/sogno e veglia. Nel caso di Stephan (il protagonista), è il sonno/sogno la parte accuratamente pianificata come un esperimento scientifico, mentre l'arte è per la parte di veglia.

L'arte del sogno

Michel Gondry è il regista di Eternal Sunshine of the Spotless Mind, bel film di 3 anni fa. Questo nuovo lavoro è pieno di invenzioni geniali, e a tratti ci si aspetta l'entrata in scena di Wallace & Gromit. Andate a vederlo, che vale davvero.

Un altro colpo di pedale

Dopo due mesi e una settimana, ho ripreso la bici. Davanti al cinema mi hanno rubato la piccola luce led anteriore. Per altro ormai scarica. Ma fa niente, stasera ho ripreso a pedalare e ho visto un bel film: mi sembra abbastanza.

21 gennaio 2007

L'ascensore al Pincio

Un libriccino, breve e cesellato da una scrittura inusitata nelle lettere italiche. L'ho comprato perche' Gaspare De Caro - l'autore - l'ho conosciuto molti anni fa, una decina ormai, tramite uno dei suoi figli. Un altro suo figlio è stato il tutor del mio primo seminario all'università: esami di logica e logica matematica, tesina sul finzionalismo matematico di Hartry Field (ne ho una copia cartacea, da qualche parte), un'ipotesi interessante che più o meno si basa sull'assunto che dire "2+2=4" è equivalente a dire "Babbo Natale vive al Polo Nord": un'affermazione corretta all'interno di una storia coerente, ma che non ha necessariamente una corrispondenza nella realtà (e poi dite che questo non è un blog di Cultura con la C maiuscola....).
Gaspare De Caro viveva allora (non so se ci vive ancora) in una casa sull'Appennino tra Pistoia e Bologna, sulla Porrettana. Nella casa a fianco, un contadino aveva nel giardino una falce e martello in cemento armato, di un paio di metri d'altezza (o almeno, me la ricordo cosi'). Non era convinto dal nuovo passaggio verso il partito riformista, non si fidava della quercia.
Mercoledì sera, in una libreria-caffé di san lorenzo, ho visto il suo libro. L'ho comprato immediatamente. E' breve, ci si mette poco a leggerlo e farsi prendere dalle parole antiche, dalla Roma della seconda guerra mondiale e da un padre che d'improvviso diventa eroe per il figlio ormai invecchiato.
Un libro bello, che cattura l'attenzione e che richiede attenzione al lettore. Da leggere e regalare, e ricordare.

update: scopro ora che Gaspare De Caro, con un altro figlio, è autore di una serie di articoli su Carmilla.

20 gennaio 2007

Per cosa si uccide

- Aho', ma lo sapete che Gianni Biondillo scrive proprio bene?!
(il pubblico rumoreggia, di fronte alla banalità della scoperta)


Quarto Oggiaro, paese in periferia a Milano. Quattro stagioni, quattro casi da risolvere per l'ispettore Ferraro. Da leggere, da leggere.

Alla scoperta di Murcof

All'Auditorium di Roma, musica elettronica. Murcof ha la faccia da pacioccone, un po' nerd che piace alle mamme. Si mette dietro il suo portatile, gli spettatori tutti seduti per terra in religioso silenzio, lui officia il rito. Melodia e immagini artificiali di geometrie digitali, i primi due pezzi sembrano piu' cinema sperimentale. Poi la musica prende il sopravvento, e fa tre pezzi veramente belli, con ottima fusione rumore-melodia. Murcof non si muove, non suda, non parla. Guarda il portatile, muove qualcosa, ogni tanto guarda anche lui i grandi schermi sulla parete, , alza la mano per salutare alla fine. Ite missa est. Concerto breve, un'oretta, che dopo l'inizio un po' freddo diventa molto immersivo. Alla fine, si esce soddisfatti.

18 gennaio 2007

Notizie varie

Due notizie da Genova, una dalla rete.

- spariscono di nuovo le fantastiche molotov per il processo del G8, quelle che prima c'erano, poi non c'erano, poi eccole qui ma sono etichettate digos, e poi non ci sono più. Probabile che qualcuno in divisa l'abbia riutilizzate. Nero ne scrive, bene come al solito.

- Il Pinocchio d'Egitto, Magdi Allam, non si accontenta di arrivare al fondo della dignità umana, ma continua a scavare. Di buono c'e' che Lia pare essersi accora di che squallido personaggio sia Dacia Valent.

- Viene sequestrato un sito di informazione sulle droghe. Immagino che chiuderanno anche la biblioteca dell'Istituto Superiore di Sanità, e tutte le biblioteche che abbiano testi di botanica e farmacologia.

17 gennaio 2007

L'aria salata

E' un film italiano di un giovane regista esordiente (?), quindi poteva andare malissimo (vedi Provincia Meccanica). Invece non e' male. Certo, non e' allegrissimo e c'e' bisogno di una notevole sospensione del giudizio per accettare una storia così inverosimile, pero' e' un film che si guadagna la pagnotta con dignità. Difetti veri: un paio di personaggi sono assolutamente superflui e gli accenti non combaciano troppo.

The Dying Animal

L'ossessione di un professore di letteratura ultra-sessantenne per una sua studentessa. Libro bello, estremamente faticoso per me nell'ultima parte. Roth ha una grandissima capacità di mettere a fuoco emozioni e sensazioni, e non le risparmia, per quanto grottesche, disturbanti, perverse.

15 gennaio 2007

Radiant Cool

L'autore, Dan LLoyd e' uno studioso della coscienza: filosofo, neuroscienziato, robe cosi'. E ha scritto un romanzo su una dottoranda che cerca di comprendere il "brivido della fenomenologia". Il romanzo occupa la prima metà del libro (circa), e parla molto di coscienza e dei suoi modelli, nonché dei tentativi di implementarli in una macchina.
Non e' che sia granché riuscito (un po' ingenuo), questo romanzo neurofilosofico che cita Husserl e Sartre, Nietsche e Dennett, oltre a Wittgenstein (tanto per dire, uno dei protagonisti è il professore Grue).
La seconda parte e' un saggio filosofico sulla coscienza. Non noioso, ma comunque un saggio: devi avere un po' di voglia, non e' coinvolgente.
Per me la cosa piu' bella di questo libro è stato il ritorno a cose che non leggevo da una decina d'anni, dai primi anni d'università.
Pero' c'e' anche da dire che il libro dimostra la possibilità di usare la filosofia in modo non banale né banalizzante. Cioe', non sono le pippe adolescenziali suggerite da Matrix (oddio, esiste il mondo fuori di noi? o c'e' solo il grande complotto della matrice? Ma che davero davero?), ma qualcosa di un po' più serio. Ovviamente, imho.

Crimini del passato

Ieri sera, visione di "Crimes of the future" di David Cronenberg. E' un film del 1970. La cosa realmente positiva è la durata breve, solo un'oretta. Il resto, secondo me se ne vergogna anche lui stesso. Una sorta di fantascienza da incubo, una misteriosa malattia che ha eliminato le donne fertili dal pianeta, e strani istituti di cura. Piu' o meno, volutamente incomprensibile. Non è il mio pane.

13 gennaio 2007

Gerontoevento

Un luogo comune abbastanza diffuso: la società odierna non sa più trattare i vecchi, che prima erano fonte di saggezza e trasmissione di saperi.
Lo ripete anche Paolo Vineis nel suo ultimo libro, molto interessante per altri versi.
Ecco, non e' vero. I vecchi sono all'università a fare i tromboni, e alcuni di loro insegnano pure: saggezza vecchia di trent'anni (quando va bene).
Prima si era vecchi a sessanta anni, quando non si era piu' abili per il lavoro pesante. Allora si stava in casa a chiacchierare, per una decina d'anni, poi al primo infarto, ciao nonno.
Oggi dall'università non ti cacciano neanche dopo morto (che tanto la differenza non si nota, almeno prima che il cadavere inizi a rilasciare liquidi). Anzi, ti prendono solo quando sei abbastanza vecchio. Evidentemente per loro la saggezza conta.
A un concorso cui dovro' partecipare, conosco altri due candidati: rispettivamente di 38 e 44 anni. Per un posto da 1100 euro al mese.

11 gennaio 2007

Targhe alterne

Più gente alla fermata, più persone che guardano i percorsi e le informazioni dei bus, abiti più eleganti e più biglietti timbrati. Vedi persone che non sanno come starci sul bus, che si muovono con circospezione e distanza impaurita. Che loro tutti gli altri giorni sono in auto, difesi e isolati, ricchi perché non devono usare le gambe (né la testa), e solo i poveri usano i mezzi pubblici.
China e distante sugli elementi del disastro, dalle cose che accadono al disopra delle parole, celebrative del nulla.

(e sono otto anni)

10 gennaio 2007

Scoop!

Mentre siete tutti lì con la lingua di fuori di fronte all'invenzione del telefono, la vera notizia è che questo è il mio primo post con Linux.

09 gennaio 2007

I veri comunisti agli embrioni ci tengono...

...perché sono il loro pranzo di domani.

In anteprima, un pezzo che esce oggi (9.1.2007) su Liberazione. E' un post lungo, ma spezzare i post su blogspot mi è sembrata una procedura un po' troppo complicata. Se ne conoscete una semplice, ditemela. Quindi, tutto qui di seguito, a occupare la pagina del blog.


Sono dentro l'embrione, ma anche intorno al feto: cellule staminali vere e proprie, capaci di dar vita a molti tessuti dell'organismo, sono presenti nel liquido amniotico che circonda il feto. È questo il risultato cui è giunto un gruppo di ricerca angloamericano, e pubblicato da Nature Biotechnology, una delle più importanti riviste scientifiche nell'ambito delle scienze della vita. Si parla dunque di una fonte alternativa per ottenere cellule staminali da utilizzare terapeuticamente per la medicina rigenerativa. Le possibilità finora erano solo due: o si utilizzavano le cellule staminali presenti (in popolazioni molto piccole) nell'organismo adulto, o quelle prelevate da embrioni creati per la fecondazione artificiale ma non utilizzati. Le prime hanno dei problemi importanti: da un lato hanno una limitata potenzialità, perché possono produrre solo pochi tessuti, dall'altro hanno bassi ritmi di riproduzione, ed è quindi difficile produrne una quantità adeguata alle terapie. Si sta tentando di superare questi ostacoli, e i risultati per ora sono incoraggianti, ma non definitivi. Le staminali embrionali hanno invece difficoltà di ordine opposto: possono produrre virtualmente ogni tessuto, ma la loro capacità di proliferare rapidamente le rende difficili da controllare: immesse nell'organismo vivente, possono facilmente andare fuori controllo e produrre tumori.
Questa terza via sarebbe intermedia: nel liquido amniotico si trovano infatti cellule staminali provenienti dal feto che, nel corso dello studio durato sette anni, si sono rivelate estremamente plastiche. Infatti, hanno originato in vitro moltissimi tessuti specializzati (adipe, ossa, muscoli, sangue, nervi, fegato). In più, trapiantate su un organismo vivente, queste cellule hanno dimostrato non solo la capacità di svilupparsi nei diversi tessuti, rispondendo agli stimoli dell'organismo, ma anche di avere un potenziale tumorigenico nullo. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che vengono raccolte in una fase in cui lo sviluppo dell'organismo è già maggiormente “sotto controllo” rispetto alle primissime fasi della crescita embrionale. Tuttavia, esse mantengono una spiccata capacità proliferativa, raddoppiando di numero ogni 36 ore: sarebbero dunque facilmente disponibili le quantità necessarie per un eventuale utilizzo terapeutico.
Sembrerebbe lo scenario perfetto, anche dal punto di vista etico, perché non sarebbe necessario la distruzione di alcun embrione, come invece accade per le staminali embrionali. Comprensibile quindi il giubilo del cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, che in un'intervista rilasciata a La Stampa, afferma che “in questo modo viene rispettato il principio che la Chiesa ha sempre tenuto fermo: si garantisce e tutela sia la vita del ricevente che del donatore”.
Anche da un punto di vista laico, quello ottenuto è sicuramente un risultato positivo. A dispetto dei luoghi comuni, anche i più truci comunisti non mangiano embrioni (tutt'al più, li fanno crescere e ingrassare bene), e non esistono ricercatori che muoiono dalla voglia di disturbarli nei loro congelatori. Da dove comunque usciranno solo per essere distrutti, visto che nessun medico impianterebbe embrioni congelati da anni.
Poter ricorrere al liquido amniotico sarebbe dunque un grande passo avanti, anche perché renderebbe disponibili cellule staminali autologhe, geneticamente identiche al donatore, con molta semplicità. In un futuro ancora lontano, per ogni gravidanza verrebbe estratto del liquido amniotico e conservato, (come si può fare oggi con il sangue del cordone ombelicale): in caso di necessità, si preleverebbero le staminali e si indirizzerebbero verso il tessuto necessario. Per chi è affetto dal morbo di Parkinson, per esempio, le cellule potrebbero essere impiantate nel cervello per supplire alla degenerazione dei neuroni causata dalla malattia.
Tuttavia, mentre il cardinale esulta, va ricordato che ottenere il liquido amniotico non è procedura esente da rischi. Oggi, l'amniocentesi (il prelievo del liquido) è utilizzata per compiere diagnosi prenatali, ma solo nei casi che vi sia un certo grado di rischio nella gravidanza (per esempio, se la madre ha età avanzata, o se i genitori sono portatori di patologie genetiche). Come ha spiegato all'ANSA Roberto Colombo, genetista dell'Università Cattolica di Milano, “è noto da studi multicentrici internazionali che il rischio di danneggiare il feto durante le manovre richieste o di provocarne l'aborto non è trascurabile, e cresce con il diminuire dell'età gestazionale in cui viene eseguito il prelievo del liquido amniotico.” Per un cattolico, si va dalla padella nella brace, anche perché l'amniocentesi è utilizzata da oltre quarant'anni, ed è quindi una tecnologia già pienamente matura, presumibilmente con pochi margini di miglioramento. Quindi, come il cardinal Barragan, anche il capogruppo UDC Luca Volonté dovrebbe tenere a mente anche la salute degli embrioni viventi, oltre a quelli congelati e destinati alla distruzione, prima di dichiarare grottescamente che “Prodi, Mussi e Bonino hanno invece favorito altre vie inefficaci e omicide”.
La vicenda dimostra inoltre quanto sia falsa e artificiosa la contrapposizione tra staminali embrionali e adulte che è stata il leit motiv del dibattito sull'infame legge 40 (che, ricordiamolo, non solo impedisce la ricerca sulle staminali embrionali, ma lede profondamente i diritti delle donne di ogni religione). Infatti, ci ricorda che la ricerca sulle cellule staminali è un campo relativamente giovane, un terreno ancora inesplorato di cui non abbiamo una mappa e dove non sappiamo come muoverci con precisione. È molto probabile che a seconda delle patologie si useranno diverse terapie, come scritto la staminologa Elena Cattaneo sull'inserto domenicale di questo giornale nove giorni fa, e come ha dichiarato a Scientific American lo stesso Anthony Atala, il direttore di questa ricerca sulle staminali amniotiche: “ancora non sappiamo l'utilità di tutte queste cellule – tutte hanno i loro pregi. Dobbiamo continuare a studiare tutti questi tipi differenti di cellule per vedere quale funziona meglio per ogni applicazione finale”. E d'altra parte, non si può certo immaginare che i risultati odierni siano avvenuti in completa autarchia: al contrario, alcuni metodi utilizzati sono stati messi a punto proprio studiando il processo di sviluppo nell'embrione. Basta un minimo di buon senso per comprendere che non sappiamo da dove verranno gli avanzamenti decisivi, e che quindi sarebbe miope e irresponsabile decidere di permettere e finanziare solo una linea di ricerca bloccando il resto.
Ma d'altra parte, il primo nome di questa ricerca – Paolo De Coppi – è quello di uno scienziato italiano di 35 anni che da molti anni lavora all'estero, perché qui non esistevano risorse per fare ricerca, e che spera tra un paio d'anni, alla fine del contratto a Londra, di tornare in Italia: ministro Mussi, sei in ascolto? È la storia esemplare in un paese miope e irresponsabile che non riesce a coltivare i suoi talenti, che se non emigrano vengono lasciati a marcire per anni nel precariato clientelare. Invece, con zelo bipartisan si sfrutta ogni occasione per far fiorire inutili comitati di esperti (ricordate la commissione presieduta da Dulbecco? Che fine ha fatto quel rapporto e la sua brillante soluzione del problema staminali?) ed ecclesiastici divieti.


p.s. piccola cosa che non ci sarà nell'articolo. La pubblicazione su Nature Biotechnology riporta alla fine che gli autori hanno dichiarato dei competing interests, cioè un conflitto di interessi. Tuttavia, rimandano al sito della rivista per sapere quale sia questo conflitto. Io però non l'ho trovato. Se per caso qualcuno sapesse di che si tratta, mi fate sapere?

07 gennaio 2007

Cose che accadono quando si va in campagna

Nella settimana passata sono stato fuori città. Io, nato a Roma, cresciuto con le acciaierie Falck a far da orizzonte, e poi ancora passando ore sugli autobus romani.
Per cui, è bello raccogliere la legna, seminare le fave (lo so, e' un po' tardi, ma incrociamo le dita), dare la caccia ai topi (col veleno, pero'), raccogliere ortica per il pranzo, e andare a comprare il coniglio dal contadino un po' piu' giu' lungo la strada. E trovarsi a dire: speriamo che almeno il pelo ce lo tolga.

Capitolo topi: i topi cagano, e tanto. I topi sono piu' d'uno. Si sperava fosse uno, ma dopo due giorni, di 4 esche, non rimaneva che una cartina vuota. Buon segno, e cazzi loro: chi nasce topo, certe cose se le aspetta. Come chi nasce coniglio, d'altra parte.
Il tipo del negozio di prodotti agricoli dove abbiam comprato le esche ha espresso un notevole abbozzo di teologia naturale: "Ma che l'hanno fatto a fa' er topo? pe' fa' magna' lu miciu? E allora nun fa manco lu micio!". Poi ci ha anche detto che nel 1956, l'anno della mitica nevicata di Baglioni e Fellini, faceva caldo cosi' come ora. Poi iniziò a fioccare a febbraio e finì a marzo.

Gli invisibili

Cazzo.Che botta.Cazzo. Citando Pulp Fiction, il primo commento quando si chiude il libro di Nanni Balestrini che racconta la storia di un giovane studente che alla fine del liceo incontra il Movimento in un paese di provincia. Finisce in galera. Le due storie prima e durante la galera corrono parallele, le assemblee al liceo e le rivolte in carcere, gli spazi occupati e i massacri fatti dalle guardie. Bellissimo.

02 gennaio 2007

plin plon

Si informano lettrici e lettori che il titolare di questo blog si ritira in campagna per qualche giorno. Collegamento molto saltuario. Arrivederci.

01 gennaio 2007

Botti di capodanno

Tornando a casa nella tarda notte di capodanno, intorno alle quattro e mezza, radio24 trasmetteva un programma sulla storia dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari), il gruppo neofascista di Giusva Fioravanti. Che in Confindustria abbiano una concezione particolare dei fuochi d'artificio?