23 giugno 2006

spam

Molti pensano che lo spam sia una creazione dell'internet, senza una sua dignità e una sua propria ontologia. Faccio il mio piccolo sforzo per smentire questo luogo comune.

22 giugno 2006

questo blog va in alto mare

Da domenica, Ricambi Originali navigherà nel mare ionio, lato grecia. Roma-Atene-Kalamata (aereo + bus), e poi Kalamata-Preveza a vela.
Da li' un traghetto mi riportera' verso casa.

Dato che sabato c'e' questo matrimonio, di tempo ce ne sara' poco.

Ai 25 lettori che passano da queste parti, vorrei chiedere: che libro mi porto?
Al momento i candidati piu' probabili sono Underworld di De Lillo, e La Coscienza di Zeno.
Cioe': paperback, lungo, che non posso finire in dieci giorni di viaggio e lunghe ore d'ozio.

p.s. domenica mattina, prima di andare verso l'aeroporto, questo blog voterà NO al referendum.

21 giugno 2006

Avanzi savoia

Pensierino nr.1: peccato che questa cosa del re un po' puttaniere, un po' pulciaro e molto idiota sia venuta fuori solo ora. Avrei voluto vedere un tema della maturità su questo argomento.

Pensierino nr.2: i savoia, non li avremmo dovuti mandare via. Dovevamo tenerceli. Avremmo riso molto di più, non avremmo avuto l'illusione di vivere in un paese normale, e ci saremmo accorti da subito che c'erano cose da cambiare. Invece li abbiamo tirati fuori dal freezer, e dopo pochi mesi si sono già decomposti, loro insieme a settori ben marci della cosiddetta destra democratica: i fascisti in doppiopetto, i fascisti del duemila.

p.s. colonna sonora

20 giugno 2006

In ogni caso, nessun rimorso

Complice una zanzara notturna, la seconda metà e' stata buttata giu' d'un fiato stanotte. La storia e' bella, nella Francia d'inizio secolo. Storia d'amore e d'anarchia, scritta da Pino Cacucci romanzando la vita di Jules Bonnot, fino alla formazione della celebre banda di rapinatori anarchici.
Lettura appassionante, di stomaco piu' che di testa, emozioni piu' che politica. Una persona affascinante, Bonnot: la miseria piu' nera, l'incapacità di mandare giu' le ingiustizie in fabbrica, gli amori finiti male. E poi l'innamoramento del grande Novecento per le auto e le armi, simboli di un secolo andato a puttane.
Il titolo del libro, che si ritrova in un tatuaggio, invita a pensare ai destini segnati, alle vite scelte, a una banca della memoria che tiene dentro tutto.
Va letto, imho, anche se la scrittura avrebbe potuto far di meglio. Ne hanno fatto anche un film, uno solo, nel 1969.

Dite che l'internet fa perdere tempo?

Ogni tanto lo fa ritrovare, mettendo insieme Tullio De Piscopo, Guesh Patti e i Curiosity Killed the Cat. Per non parlar dei Bros.

p.s. colonna sonora.

19 giugno 2006

Fraintendimenti

Ascolto Guccini più o meno da quando ho l'età della ragione. Ho visto il primo concerto da qualche parte al passaggio tra gli anni Ottanta e Novanta, dopo la caduta del muro ma prima della prima guerra del Golfo.
Oggi, grazie a Sofri jr (che vergogna...) per la prima volta ho scoperto che quella canzone dice "picchiettavo un indù in latta di una scatola di tè". Per me era sempre stato "picchiettavo in lungo e in largo una scatola di tè".
E' difficile capire se non hai capito già.

Milano Connection

Mi e' arrivato una mail il cui subject recita: "Hello pretty joy". Ciao bella gioia...

p.s.
Addio Milano bella, mancata capitale
cacciato senza colpa va l’intellettuale
forse è la volta buona che se ne va a New York
dove una madonnina che ha fatto molto sport
tiene in alto un gelato per la libertà
eppure fa gli spot per la pubblicità.

18 giugno 2006

ed e' subito bici

52 km, media 23. Salite dolci per la prima uscita, e solo alla fine uno strappo che mi ha definitivamente dimostrato che sono assolutamente lontano da qualsiasi idea di forma fisica. Pero' bello tornare a quelle sensazioni, dopo mesi.

16 giugno 2006

Jpod e' finito

Vita da nerd. Generazione G(oogle) dopo la generazione X. I Simpson e Ronald McDonald. La Cina e anche Coupland stesso che entra nel romanzo. C'e' di tutto, nel romanzo, compresa una completa mancanza di verosimiglianza. Il virtuale diventa mondo da cui non si esce e che sterilizza emozionalmente anche il romanzo. Un romanzo che fa fare grandi risate ma che ora, finito da poco, non lascia l'impressione del capolavoro. Pero' costringe a riflettere (piu' dei sociologi e degli psicologi dei media e della comunicazione) sul mezzo che modifica l'emotività, la sua espressione. Una generazione (o meglio, un gruppo di persone di questa generazione) che vive desideri e paure legati ai bit. Il rancore e' contro i babyboomers, ma anche contro chi ha vissuto la prima bolla, di cui loro raccolgono i cocci. L'unica possibilità di salvezza e felicità e' sperare che il mondo stesso, tutto il mondo diventi virtuale, dietro un monitor.

15 giugno 2006

Ritorno a casa - 2

Il ritorno a casa non vuol dire solo buon cibo, sole, il mare a due passi, amici, fratelli e sorelle. Vuol dire anche che la mattina non esci (sempre) con la bici, ma ogni tanto devi prendere il motorino, farti mezz'ora di traffico e usare l'ipod non per sentire la musica ma per coprire il rumore del traffico e del tuo mezzo. E poi tornare a casa, e bestemmiare contro le suore lungo la strada perché la strada che tu - e qualche altro migliaio di persone (e relativi mezzi) - fai per tornare a casa, e' bloccata - completamente, ottusamente e testardamente bloccata - per qualche cazzo di processione e quindi deve passare papa Ratzinger. Ma poi il 15 giugno, che cosa cazzo fanno processioni? All'ora di punta? La prossima volta che sento fascisti e ds destrorsi parlare di 'portare le manifestazioni fuori dal centro', scrivo a Veltroni e a Napolitano per chiedere di portare fuori il Vaticano da Roma. Facciamo un cambio: gli regaliamo l'isola di Capraia, che e' anche piu' grande dell'attuale Citta' del Vaticano, e da li' battono moneta, fanno francobolli, lanciano anatemi, ricevono pellegrini e spendono i loro soldi per potenziare la linea di traghetti da Piombino, da Livorno, da Genova e da Civitavecchia. Si portassero dietro (a spese dello stato italiano) San Pietro e i musei Vaticani. Ma almeno, il traffico dentro Roma ne gioverebbe, altroché.

14 giugno 2006

repubblica enigmistica

Le quattro tab cliccabili sul nuova homepage di repubblica sono sempre piu' simili ai giochi 'trova l'intruso' delle riviste di enigmistica. In questo momento ci sono: Sex symbol, Orsi, Messico, Internet.

p.s. l'articolo sotto sex symbol è il lancio del nuovo film con Demi Moore: che nel titolo viene definita "bella (e castigata)". Repubblica.it su queste cose poi punta solo al basso istinto: che schifo.

jpod

Jpod va, complice il viaggio di ieri, ne ho letto parecchio. Sembra molto bello. O almeno, si legge come se fosse un bel libro. Piu' che a Microservi sembra rimandare a Generation X: li' c'era la paura della bomba, qui c'e' la paura di Google.
Poi ci sono 40 pagine di numeri primi. O liste a prima vista incomprensibili. La nerdness del lettore si vede da quanta parte di queste liste viene riconosciuta.

Ritorno a casa

il ritorno a Roma: buon cibo, temperature ancora gradevoli (piu' o meno come a Oxford), casa in condizioni accettabili. Poi stamattina il ritorno alla mia scrivania all'università: tre studentesse son rimaste chiuse dentro quindi devo restituire le chiavi; e la situazione zanzare (le tigri, che qui normalmente c'e' un'oasi di riproduzione, protetta dalla LIPU - son talmente grosse che sono considerate uccelli) pare ancora lontana dall'essere problematica. Mi aspettavo peggio, anche se ora devo fare un po' di pulizia.

12 giugno 2006

Italia

Oggi e' l'ultimo giorno. O anche il primo.
Il primo perche' e' la prima partita dei mondiali della nazionale. La vedro' al Magdalen Arms, su Iffley Rd, Oxford. alle 7.30 li' a prendere un posto (ci sono anche divanetti da quattro con televisore incassato nel muro), aspettando gli amici: un gallese (che tifa Costa d'Avorio perche' hanno giocatori dell'Arsenal) e un indiano (che tifa Brasile, dall'eta' di sei anni a Calcutta). Forse qualcun'altro, un paio di italiani.
Pero' e' l'ultimo giorno perche' domani intorno alle otto e mezza di sera atterrero' a Ciampino. E sara' di nuovo casa, caldo romano, traffico, lavoro reso piu' difficile da tutto. pero' il caffé freddo amaro qui non lo fanno: ti danno bibitoni dolciastri di latte caffe' e ghiaccio che non sono male, ma ne prendi uno al giorno, al posto del pranzo.
E ieri, al fish and chips davanti al cinema (dove un sacchetto di chips grandi era troppo grande per essere finito da due persone), avevano sul menu la "deep fried mars bar".

Brick

Un film americano. E' talmente americano (south California), che non ho capito praticamente nulla, e non c'era la pagina 777.
Ma la storia, piu' o meno, si capisce. Potenzialmente potrebbe essere un gran film, con l'hard boiled di Humphrey Bogart importato in un liceo. Quindi personaggi sempre sopra le righe, poco credibili ma per questo cinematograficamente efficaci.
Se esce in Italia, mi sa che lo rivedo.

11 giugno 2006

Ma soprattutto...

Oggi mi hanno regalato Jpod. Vado a leggere.

Le colpe dei padri

Di Lawrence Block. Niente di che. Colpo di scena a poche pagine dalla fine, ma comunque psicologia da bar.

Not the end of the world

Ancora Brookmyre, contro i fondamentalisti cristiani americani. Da leggere.

09 giugno 2006

aggiustare il tiro

Si deve dare atto a repubblica.it che stanno pian piano aggiustando il tiro: i fascioni iniziali più bassi, prime notizie più grandi, e solo tre etichette che ruotano sulla destra. Io l'avevo detto, loro mi hanno ascoltato.
Ma se io che son un utente medio ho notato piu' o meno subito queste cose, mi chiedo, i grafici di repubblica cosa fanno prima di mettere on line una nuova versione?

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?

Sara' che c'e' uno splendido sole, e che e' praticamente estate. Ma questa notizia, chissa perché, mi mette un grande buonumore.

08 giugno 2006

al Zarqawi e la cornice

Un po' di pensieri sparsi sulla cattura di al Zarqawi. Mi trovo completamente d'accordo con lui, che definisce medievale l'esultanza dei capi di stato. Stupisce poi una presentazione con il cadavere in cornice dorata. Se non fosse vero, quella foto sembrerebbe un'asta televisiva.
Ultima cosa. A quanto scrivono i giornali al Zarqawi, ricercato da anni, è stato ucciso a casa sua, con un bombardamento aereo. Il controllo del territorio da parte della coalizione è talmente forte che questo dormiva nel suo letto. E neanche hanno potuto bussare alla porta di casa: hanno dovuto bombardare con un aereo.

07 giugno 2006

repubblica.it

La nuova homepage di repubblica, dopo un par di giorni di collaudo: la prima buona impressione ha lasciato il posto a un po' di fastidio. Due cose soprattutto non mi piacciono. La prima è il fascione azzurro iniziale, che va da Home a Il giornale dei lettori: troppo grande, mi costringe a uno scrolling già per vedere la seconda notizia.
La seconda, è il boxino sulla destra della prima notizia, quello con le quattro tab a rotazione: creano accostamenti un po' fuori luogo. Ora per esempio ci sono: Città, Tecno, Bikini, Film.

In generale, c'e' troppa roba. Con il paradosso di un riquadro che si chiama "in primo piano", ma per leggerlo devi fare almeno tre pagedown.

06 giugno 2006

Perceber

Ogni tanto do' un'occhiata al sito di Perceber. Lui, nonché i suoi sodali Piperno e Desiati, mi sta un po' antipatico, a pelle. Non ho letto i loro libri.
Di quando in quando mi faccio un giro per vedere qualche segnalazione di libri interessanti. Ho trovato oggi questo post (vecchio ormai di una decina di giorni), in cui si fa un sondaggio sui migliori romanzi americani di tutti i tempi. C'e' una lista di 175 titoli.
Tra questi 175, non c'é un romanzo di Coupland (forse perché canadese?), né un Tom Robbins. E probabilmente questo spiega perché Colombati mi sta antipatico.

e' mattina, c'e' il sole

E il sole c'era già alle 5, quando mi sono svegliato. Senza aver punta voglia di riaddormentarmi. Che faccio? Leggo. E il libro che sto leggendo mi ha portato fino alle 8 di mattina, un'ora decente per alzarsi, fare colazione con il resto della casa, e iniziare la giornata con una moka da 4. Le ultime frasi che ho letto hanno decisamente migliorato l'umore:
- Sergente, ha mai trovato Dio?
- Sì, ma aveva un alibi.
- Comunque, avrebbe dovuto portarlo giu' in cella e maltrattarlo un po'...

p.s. la traduzione è libera e a memoria.
p.p.s. colonna sonora.

05 giugno 2006

fausto for president

Bertinotti prima faceva show solo in TV. Ora gli hanno dato la presidenza della Camera e lui si diverte come un bimbo con la prima bici. Oggi ha dichiarato che la Camera deve diventare una specie di casa del popolo. Quindi, mi aspetto come prime iniziative: una bevuta con Guccini e la sua chitarra; due chiacchiere con Gianni Mura su tornei di bocce, vino e Gianni Brera; tecniche di disegno e fusione dei busti di Lenin e Stalin.
Magari non dureranno cinque anni, ma ci sarà da divertirsi.

Foto

Visto che ormai non si è una persona seria se non si ha un account flickr (una volta bastava un biglietto da visita...), qui trovate primi, timidissimi tentativi di utilizzarlo. Soprattutto, foto didascaliche. Per l'arte, rivolgetevi altrove.

02 giugno 2006

preparo la cenere per il capo.

Oh, Mastella non gli avrei dato una lira. E invece, vuole graziare Sofri e fare l'amnistia.
Mi rimane solo Rutelli e la sua sorella cattiva, Paola Binetti.

p.s. dimenticavo: anche lo staminale Mussi si merita un primo, stupito, applauso.

p.p.s. Mussi ne approfitta perché nel programma dell'Unione la ricerca sulle staminali non era oggetto di discussione (o almeno cosi' mi sembra). Colgo l'occasione per sottolineare che nel medesimo programma, nel capitolo nominato "La ricchezza della cultura" non si menziona mai la scienza. Vogliamo parlarne?

Altro che la meglio gioventu'

In questo momento, nella colonnina del trash di repubblica.it, quella in basso a destra con colore azzurro, ci sono: un festival di cinema a Bologna, Totti e l'amichevole sull'Ucraina; Bonolis commentatore ai mondiali; uno spot di pecore che giocano a pallone; la festa degli 80 anni di mister Playboy; un video di astronauti; un articolo sui fiumi italiani inquinati; un altro video di calcio; la figlia segreta di Alberto di Monaco; un film sulle BR; il mondiale per robot di golf; una statua con le gambe di Mariah Carey; il sudoku.
Cioe', in dieci centimetri quadri, un sunto dell'Italia della seconda metà del Novecento. E senza doverci sorbire Alessio Boni che da' in escandescenze.

Sandali, Shakespeare, Smiths

C'e' il sole, fa caldo quanto a Roma (ma lì piove), e stasera probabilmente si va a vedere Shakespeare nel parco. Il momento è quindi propizio per lanciare una delle mie citazioni preferite:
Now it is the winter of our discontent made glorious summer by this sun of York

p.s. colonna sonora

informazione di servizio

Il blog tornerà in Italia dal 13 giugno, a sera, in tempo - forse - per vedere il secondo tempo del debutto del Brasile ai Mondiali, contro la Croazia.