27 marzo 2006

The Alienist

E' un libro ormai di 12 anni fa, di Caleb Carr. Sono particolarmente legato a questo titolo, perché era nella casa dove ho abitato per 4 mesi nel 1996 a Copenhagen, insieme a "La donna del tenente francese" e altri che non ricordo. Da allora mi è rimasto in testa il titolo, e quando l'ho trovato qui in un charity shop l'ho preso. Tra l'altro, era stato comprato in Italia, e aveva la pecetta con il prezzo in lire e in euro.

Il libro è lungo, troppo. Come editor avrei tagliato un centinaio di pagine, almeno. La storia è quella di un serial killer nella New York del 1896, con Theodore Roosevelt capo della polizia cittadina prima di iniziare l'ascesa alla Casa Bianca. Ci sono molte scene inutili, personaggi un po' ridondanti, lirismo compiaciuto, esibizione della ricerca storica anche quando non necessaria. Cosi', la tensione diminuisce, cala, fino a diventare solo voglia di vedere come va a finire, non reale suspence.
Anche la parte di storia delle scienze della mente, che è il cuore della narrazione e dovrebbe fare da chiave di lettura, in realtà è scialba e forse anche sciatta. Consigliato se si fanno molti viaggi in aereo.
Soprattutto, la lettura di Ragtime è troppo recente per non fare un confronto, che vede The Alienist sconfitto per KO alla seconda ripresa.

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