25 aprile 2006

Lunar Park

Bret Easton Ellis è alle prese con tutti i fantasmi creati nei suoi romanzi: escono dalle pagine per diventare realtà, e distruggere la tranquillità dell'autore. Un romanzo modellato su una sorta di lunga psicanalisi, con in più il potere creativo dello scrittore, e ancora la distanza che può separare i genitori dai propri figli nonostante/per causa delle somiglianze.
American Psycho shakerato con Stephen King; ma anche le grandi paure dei bambini (i mostri sanguinari, l'odio per i genitori) mescolato alle grande paure degli adulti (la perdita dei figli, la solitudine).
Finale non del tutto convincente e forse un po' a tirare via, dopo la potenza del resto. Ma il romanzo tiene, cazzo se tiene.
Se avete letto il romanzo, poi leggete questa magnifica recensione di Severine.
IMHO, il romanzo vale: meno di Glamorama, meno di American Psycho, ma vale. E ne continua l'abilità di cogliere caratteri importanti del suo tempo. Vorrei un celebrity deathmatch tra lui e Douglas Coupland, in una puntata di South Park.

Nessun commento: