07 aprile 2006

v for vendetta

Mi è piaciuto. Non un capolavoro, certo. Ma bello.
In sé il film ha un po' di buchi, la recitazione di lei ogni tanto è irritante, alcune scelte di regia forse potevano essere migliori. Sostanzialmente da questo punto di vista sono d'accordo con quelli di Seconda Visione. Con in piu' il fatto che visto in originale, la recitazione shakespiriana e' fortissima.
Leggo in giro rimandi colti: a Zizek, soprattutto. Roba da filosofi. Io ho smesso di essere filosofo, e cerco di fare lo storico.
Il film nasce nell'epoca della Tatcher. Come già ho scritto qualche tempo fa, uno degli effetti a lungo termine della Tatcher è stato quello di far considerare negativa ogni forma di azione collettiva. L'unica rivoluzione istantanea, in un mondo singolarizzato, e' quella dei simboli: distruggere i simboli per vedere cosa e' rimasto sotto. La V è il baffo della nike rovesciato.
E da storico, il riferimento va a un altro film simbolo dell'era tatcher: Riff Raff, la cui scena finale va in parallelo. Lì era il lavoro, la struttura sociale basata sui rapporti di dominazione nel lavoro che era in primo piano. In V scompare questa struttura, per lasciare soggetti inebetiti al bar, di fronte alla televisione, il cui ruolo sociale è quello di consumare menzogne E al simbolo/menzogna che e' la maschera/supereroe devono affidare la propria rivoluzione.

p.s. colonna sonora.

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