14 febbraio 2007

Valentine's day is over

Oggi facendo 140km per andare a chiudere una finestra, ho sentito un po' di radio romaniste, quelle che solitamente parlano solo di calcio romano. In una delle due, i conduttori hanno fatto invece la trasmissione quasi tutta sui messaggi di san valentino letti in giro e chiedendone altri agli ascoltatori. Alcuni veramente esilaranti, tipo: "Luigi, ma la mercedes nera che avevi l'altro giorno, era tua o di tuo padre? se era tua, mi piacerebbe uscire con te."
La punta migliore è stata di tal Fabrizio che ha prima mandato un messaggio e poi ha chiamato. Il messaggio era piu' o meno: Luisa, si te vedo in giro con quel carciofo con cui stai ora, gonfio prima te e poi lui.
Poi ha chiamato, e il succo della telefonata era: io stavo con lei, che mi ha detto che non aveva futuro con me, e ora sta con un carciofo. Aveva tutto, ora non ha niente, e (sic) deve solo che magnasse er grasso der core.

Poi, nei km che in campagna tra i colli impedivano la ricezione in fm, partiva Billy Bragg, e per dare un'idea della differenza temperamentale tra Italia e UK, cito una bellissima canzone, Walk Away Renee.

When we first met I played the shy boy
And when she spoke to me for the first time
My nose began to bleed
She guessed the rest

The next day we went on a bus ride to the ferry
And when nobody came to collect our fares
Well, I knew then this was something special.


Ecco a me sta cosa che andare in autobus senza pagare il biglietto rappresenta il segnale di qualcosa di speciale, mi fa sorridere ogni volta.

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