Quattordici anni
Erano tanti anni che non giravo a piedi per quelle strade, probabilmente dall'esame di maturità di qualche compagno di liceo più giovane o bocciato.
L'alimentari è sempre lo stesso, stesso bancone del bar, stessi prodotti. Scommetterei sulla presenza della Luisona. Lui, quello all'epoca di scuola era il "Viscido" e gestiva il negozio, non c'e' piu'. C'e' sua moglie, e non ho avuto il coraggio di chiederle se lui e' ancora vivo. La scuola, il mio liceo, non esiste piu', abbandonato in parte e in parte divenuto un centro sportivo con qualche campo da calcetto.
Forse e' proprio quello il luogo giusto da dove cominciare ad aprire cassetti, a riordinare soppalchi. Un luogo del mio passato con cui devo riprendere una qualche confidenza e che non devo aver paura di guardare, analizzare. Per capire il mio presente, e non compromettere il futuro. E nel frattempo fare a botte con un po' di fantasmi.
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