05 aprile 2007

Roma, quella giallorossa

Ieri grazie a lui sono andato allo stadio a vedere Roma-Manchester. Bella partita, qualche rimpianto da parte nostra ma alla fine benissimo così. Totti secondo me maluccio, ma è notorio che per quanto mi sforzi, io di calcio non c'ho mai capito nulla.
Altre considerazioni.
Nel settore dove sedevo, distinti sud lato montemario, c'era un po' di tutto. Molte donne, e anche molte donne con i capelli bianchi. Due di queste tra primo e secondo tempo hanno tirato fuori due contenitori d'alluminio con torta di mele già tagliata: ne hanno offerto a tutti i loro vicini, me compreso. La torta era molto buona, per la cronaca. Chissà se l'hanno perquisite all'entrata: io sono entrato tranquillo, avrei potuto portare di tutto.
A fianco a me, da un lato sedeva il barone, personaggio calmo e tranquillo, pochi cori, mani sempre ferme. Ma ogni tanto qualche bestemmia lunga e arzigogolata, soprattutto nei confronti dei giocatori della Roma, e insulti verso i tifosi del Manchester. Dall'altro lato, un ragazzo di 20-23 anni, che non è stato zitto un attimo, insultando tutti, romanisti, arbitri, tifosi della roma, tifosi del manchester, papa, madonna, trinità tutta. L'unico per cui non ha avuto parole di astio, ovviamente, il capitano, Totti. Per lui sempre un incoraggiamento, anche quando sbagliava cose elementari. Il massimo del rimprovero nei suoi confronti è stato: "Ah france', ma che c'hai stasera, che c'e'?", con lo stesso tono con cui mia nonna poteva dire a me: "Ah piccole', ma che c'hai stasera, perché nun magni? che c'hai? dillo a nonna tua".
Io inoltre non sono abituato allo stadio: ci vado molto raramente. Ieri i brividi erano tanti, e Roma Roma Roma in coro è spaventosa. Pero' ci sono altre cose spaventose, che fanno riflettere sul comportamento di massa. Prima dell'inizio, in quella che mi dicono essere una tradizione recente, si canta l'inno nazionale, Fratelli d'Italia. Io penso di non averlo mai cantato dall'età di 16 anni. Pero' ieri, preso alla sprovvista, arrivato trafelato perché in ritardo, ed emozionato dallo spettacolo dell'Olimpico, ho iniziato a cantarlo anch'io: due frasi prima di accorgermi di che cazzo stavo facendo, e di azzittirmi sperando che nessun conoscente mi avesse visto.

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