Il circolo dei filosofi
Io me li vedo, questi grandi pensatori che organizzano il Festival di filosofia che si apre oggi a Roma. Lì intorno a un tavolo, che decidono di che parlare, chi chiamare per ogni sezione, tavola rotonda, conferenza. Tutto un mumble mumble, un "ma questo come ti sembra?", i "ma dai, questo ci costa troppo?", e "ma che fa questo?", poi "dai, pausa caffè".
Poi alla fine, un ditino si alza: "scusate, ma donne, non ne chiamiamo?" E tutti i cervelli ancora a ponzare pensantemente: "mmh, ma e' vero, ma son poche, poi ci accusano che siamo sessisti, e come si fa..."
A quel punto, fatto lo spoglio delle 5 rappresentanti del gentil sesso che son state ritenute degne di assurgere all'olimpo filosofico, una lampadina si accende: "facciamo una discussione sulle donne!" Mormorii di approvazione in sala. COme la intitoliamo? "vediamo, miss filosofia mi piacerebbe, ma sarebbero tutte studentesse... pero'..." "Ah, si ecco: Corpi di donna" "Si, in bikini o costume intero?" "Dai non fare il pecoreccio. Chi chiamiamo?"
"Guarda, la Duden gia' sta qui a parlare per l'altra conferenza, quindi le chiediamo di restare. POi chiamiamo la Melandri, che magari ce lo fa' vede' il suo corpo, a noi filosofi. E' pure amica de Uoltèr". "e poi?" "Beh, qua so tutte de sinistra...dai allora chiamiamo la Binetti, che magari ci fa vedere anche un po' di sangue dalla coscia...."
"Guarda che anche la Binetti è di sinistra".
Gelo in sala, e il dubbio atroce dei filosofi con lunga militanza mancina, e fini amatori dell'estetica femminile: se' e' di sinistra la Binetti, siamo sicuri che sia anche una donna?
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