Trieste, dove sono?
Giovedi mi è arrivato un libro con dedica autografa e personale di Paolo Rumiz. Non poteva dunque esserci cosa migliore che farsi un weekend a Trieste subito dopo. L'arrivo in treno e' stato sotto una luna islamica sopra i monti nelle ultime sfumature del tramonto, mentre nell'altro finestrino del treno era il buio con i lampioni gialli. Poi sole e un po' di vento, "cappuccino come, piccolo o grande?" con faccia stupita "Perche' sa qua da noi il cappuccino è un'altra cosa", e spiacevoli incidenti con fascisti in piazza. Pero' ho avuto un cicerone d'eccezione, e identità multiple per scroccare i pasti.
update: alla domanda sul cappuccino, pare che possano anche rispondere: "italiano?"
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