28 giugno 2007

Com'era verde il mio parchetto

San Lorenzo è il quartiere romano vicino all'università La Sapienza (per quelli che leggono il blog da fuori e non conoscono bene questa città). Fino a pochi anni fa*, un quartiere relativamente economico, con molti fuori sede in appartamenti piu' o meno cadenti, baretti semplici, pizzerie e qualche pub. Se andavi al bar, sentivi parlare di Roma e Lazio, di fasci e compagni, di fumo e di roba, di svolte e di storie. Oggi capita più spesso sentir parlare di Roma e Lazio, e di un grillo siciliano del 2003 che è migliore di qualsiasi gewurtztraminer i crucchi possano produrre. Oppure, capita di parlare con qualcuno che a Roma c'e' da due anni, e di dire che la piazza pedonale (Piazza dell'Immacolata) è nuova, prima c'erano le macchine che passavano e parcheggiavano in mezzo.
- E prima dove si stava a san lorenzo?
- Beh, si stava sulla piazza del mercato, ma li' c'erano soprattutto i punkabbestia con i cani. E prima c'era anche la Scola, occupata. O si stava al parchetto.
- Al parchetto? E quale?
- Ah, e' vero: ora e' chiuso. Prima non c'erano i cancelli, e la sera si poteva star li'. C'erano un sacco di fricchettoni, ma si stava bene (a parte i bonghi).

Ecco, il parchetto ora e' chiuso la sera. Ma hanno aperto un bar, con molti tavoli e una cameriera lenta. Io ero lì oggi alle sette, a lavorare con il portatile aperto e una birra, mentre nel tavolo a fianco, c'erano due ragazzi. Giacca e cravatta, uno appena laureato l'altro in attesa (nei prossimi giorni), in giurisprudenza. Uno calabrese l'altro veneto. Sono stati una buona mezzora a discutere animatamente delle strategie di mercato di Atlanta, di Milwakee, e di vari giocatori NBA, con annesse telefonate per informarsi su come stava andando il draft.
Mi è suonata strana, sta cosa.


*Disclaimer: riporto un po' di cose dette da altri, io san lorenzo l'ho frequentato relativamente poco perche' la facoltà di filosofia è un mondo a parte, con sede distaccata sulla nomentana*

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