E poi dicono di Cuba...
Se ne discuteva anche ieri sera, in inglese, a un tavolo su via tiburtina. Liberazione è in questi giorni sotto attacco da sinistra per le critiche a Cuba. A visitare Fidel, ahimé non ci sono mai stato, pero' in gran parte le critiche sono condivisibili, perché i diritti umani fondamentali dovrebbessero garantiti, soprattutto in un paese che si dice socialista. Questo a grandi linee, senza entrare troppo nel merito della democrazia, dell'embargo, dell'ottimo sistema sanitario, dell'istruzione, ecc ecc.
Poi oggi, poiché le vie del signore sono infinite, mi arriva per mail la notizia che c'è un ragazzo che sarà per sempre segnalato come un molestatore sessuale di bambini e si sta facendo begli anni di galera negli Stati Uniti. Tutto ciò perché a 17 anni è stato beccato a una festa di capodanno che si faceva fare un pompino da una ragazza di 15 anni, un rapporto del tutto consensuale. Il ragazzo - nero - è uscito di prigione ieri, ma c'è un appello che potrebbe rimandarlo dentro.
(Questo negli USA, in Georgia, dove fino al 1998 anche il sesso orale tra coniugi era condannato con 20 anni)
Anche se è fuori, Genarlow (un ottimo atleta e ottimo studente) non può tornare dalla sua famiglia: ha una sorella di otto anni, ed essendo lui considerato un pedofilo, non può avvicinarsi.
Qui tutte le informazioni, indicate per la prossima volta che si parla di diritti umani a Cuba, se proprio non vi va di tirare in ballo la pena di morte.
1 commento:
e noi che ci lamentiamo del vaticano... comunque secondo me non era lui a farsi fare un pompino ma lei a farglielo.
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