Concorso Atto I
La commissione è già riunita per un concorso a cui partecipo: non sono né il candidato migliore, né il favorito, né di conseguenza mi sono preparato adeguatamente. Io sono qui per vedere l'effetto che fa - è la prima volta - e perché se mi dice bene, ma molto bene, si accumulano punti. E' già quasi certo chi vincerà, siamo cinque candidati di cui almeno uno non si presenta. E' università italica, d'altra parte, mica si va ai concorsi sperando di vincere. Ci si va sapendo di vincere, o confidando in una sconfitta equa. La mia previsione per oggi è che saremo in due, massimo tre. E aggiungo, scaramanticamente, che difficilmente arriverò fino in fondo. Già oggi potrei alzarmi appena letto il titolo del primo tema. Di provare la supercazzola per iscritto, non mi va, anche se poi magari sarà l'istinto parolaio a prendere il sopravvento: veramente... in questo mondo conciossiacosaquandofosseché il quadro non è tondo....
Il sistema di reclutamente è quello che è, e in teoria potrebbe funzionare bene se le persone che lo gestiscono non fossero quelle che sono. Ora ci sono delle regole abbastanza precise e trasparenti, che ovviamente non rispondono ai criteri di meritocrazia (né per la didattica, né per la ricerca).
Da queste parti, comunque, si appoggia questa proposta per la riforma dei concorsi, ché quella di Mussi sembra destinata solo a peggiorare la situazione.
1 commento:
beh, se tu trovassi un estimatore della prematurata con scappellamento a destra magari avresti qualche chance in più... provaci! ;-)
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