Isabel e Elliot
Dal vostro umile recensore, un articolo uscito ieri su Liberazione. Parla di un romanzo non male, Isabel di Anna Stothard, e della sua casa editrice, Elliot.
Isabel ha sedici anni, Rocco diciotto. Sono i due figli di una coppia innamorata ma con pochi soldi e molti problemi, nel quartiere londinese di Camden Town: hanno un negozio di antiquariato che vende poco, dove i due ragazzi trovano soldatini di piombo da portarsi in casa a far parte del loro mondo. Un mondo relativamente chiuso, limitato da una relazione strettissima: crescono insieme, condividono la mansarda di casa e molti segreti, belli e orribili. Fuggono a Parigi, e Isabel scrive il diario delle sue prime volte. Non solo del sesso (anzi, di quello ce n'è poco), ma delle sensazioni, delle alterazioni dei legami familiari, delle emozioni riconoscibili e conservabili. Prime volte che sono per lo più condivise con il fratello, in un rapporto sin dalle prime pagine spiccatamente diverso, serrato e intimo al punto da esser visto come morboso dall'esterno.
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