16 settembre 2007

Il DNA di Rutelli

Dq queste parti si è assolutamente contrari alla proposta rutelliana di schedatura genetica di massa. Presenta gravi rischi di discriminazione ed uso improprio (e' un eufemismo), come racconta bene anche la parte migliore dela famiglia riguardo le informazioni sanitarie personali.
Cio' senza immaginare scenari da incubo orwelliano o da precog di qualche tipo, ma semplicemente incrociando un po' di informazioni disponibili, si vede che il passo verso un'involuzione antidemocratica può veramente essere breve.
A titolo di esempio, si pensi al governo Blair: utilizza in modo disonesto anche una tesi di dottorato vecchia di anni per costruire un caso e mandare l'esercito in Iraq.
Ora, di tesi di dottorato e di articoli accademici su presunti link tra genetica e comportamenti è pieno il mondo. Per esempio, 14 anni fa si disse che era stato scoperto il gene dell'aggressività. Non ci volle molto a mostrare che le evidenze erano piuttosto deboli. Cio' non toglie però che al Blair di turno (o al Rutelli se è per questo) non possa venire il capriccio di indicare un nuovo bersaglio di emergenza sociale, dopo i lavavetri. Ci sono decine di articoli scientifici da copiare, la' fuori, pronti per la propaganda. D'altra parte, se gli ebrei sono avidi per natura: possibile non ci sia un gene per identificare i violenti per natura?
Per il momento quindi mi limiterei all'analisi del genoma di Rutelli: chissà che non si trovi, almeno in eterozigosi, il gene per il fascismo strisciante.

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