08 settembre 2008

Il buco nero (della comunicazione scientifica

La storia del buco nero che inghiottirebbe la terra dopo l'accensione dell'LHC in Svizzera sta per il momento inghiottendo intelligenze. Si parla di "particella di Dio" (oh, dio sempre con la maiuscola mi raccomando...) in omaggio a una divulgazione da aeroporto, o senno', di fronte a due fulminati che chiedono a un tribunale di sospendere il tutto, si mette mano alla solita solfa: ci si oppone alla scienza solo per ignoranza.
A parte il fatto che la fisica ha da molto tempo affrontato le critiche e le paure del pubblico - nucleare militare e non, la corsa verso lo spazio criticato come inutile prova muscolare - da molti anni è noto che almeno per ciò che riguarda gli OGM l'opposizione sale con il crescere dell'istruzione.
Sarebbe anche ora che sti geni del CERN spiegassero decentemente perché tiriamo da anni fuori un sacco di soldi per il loro gingillo, mentre chiudiamo i consultori e le scuole sono senza un euro.
Sia chiaro: io sono contentissimo che questi facciano le loro ricerche, sono convinto della loro utilità, ecc ecc. Ma se mi dicono che mi serve per trovare la particella di dio (ma solo una particella? perche' non tutto, o almeno un quarto posteriore?) allora cresce la voglia di trasformare l'LHC in una fungaia...

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