Romanzo di Stieg Larsson, secondo della "Millennium Trilogy" aperta da Uomini che odiano le donne. Molto avvincente, con il fiato sospeso fino alla fine, e colpi di scena. Lettura consigliata, dunque i difetti che vado ad elencare non inficiano il valore del libro. Traduzione a tratti zoppicante, non perché io sappia lo svedese, ma solo perché forse in italiano alcune cose potevano essere rese meglio. Alcuni snodi prevedibili. Ma la cosa peggiore è l'introduzione di un personaggio eccessivamente strano, praticamente un marziano, la cui stranezza è fine a se stessa, e non aggiunge molto al racconto, ma dà solo la sensazione di artificioso (o di star leggendo il Codice da Vinci). Mi spiego: se tutti i personaggi sono A, e uno solo è B, dire che B è B a causa della genetica è un modo un po' povero di costruire il personaggio.
Soprattutto considerando l'impegno che Larsson ci ha messo per spiegare nel dettaglio le origini di tutte le psicosi e le ossessioni di Lisbeth Salander, la protagonista.
Comunque, buona lettura.