10 novembre 2008

La ragazza che giocava con il fuoco

Romanzo di Stieg Larsson, secondo della "Millennium Trilogy" aperta da Uomini che odiano le donne. Molto avvincente, con il fiato sospeso fino alla fine, e colpi di scena. Lettura consigliata, dunque i difetti che vado ad elencare non inficiano il valore del libro. Traduzione a tratti zoppicante, non perché io sappia lo svedese, ma solo perché forse in italiano alcune cose potevano essere rese meglio. Alcuni snodi prevedibili. Ma la cosa peggiore è l'introduzione di un personaggio eccessivamente strano, praticamente un marziano, la cui stranezza è fine a se stessa, e non aggiunge molto al racconto, ma dà solo la sensazione di artificioso (o di star leggendo il Codice da Vinci). Mi spiego: se tutti i personaggi sono A, e uno solo è B, dire che B è B a causa della genetica è un modo un po' povero di costruire il personaggio.
Soprattutto considerando l'impegno che Larsson ci ha messo per spiegare nel dettaglio le origini di tutte le psicosi e le ossessioni di Lisbeth Salander, la protagonista.
Comunque, buona lettura.

Nessun commento: