28 maggio 2009

Eroi

Ieri, invece di vedere la partita stavo dalle parti di villa Gordiani, in una libreria a commentare la prima puntata della prima serie di Heroes, il telefilm. Si è parlato di evoluzione, soprattutto, ma non solo. Il pubblico era di persone con leggere disabilità mentali che hanno nel sesto municipio un "club di socializzazione", dove fanno il cineclub, fotografia, girano cortometraggi horror. Alcuni di loro fanno enormi sforzi per stare in relazione sociale, a parlare in pubblico: piccoli eroi che dopo vent'anni passati in casa riescono ora a prendere un tram, a commentare un film con parole intelligenti, a far domande stimolanti.
Insomma, una serata molto piacevole.
A parlare con me c'era anche un antropologo che però lavora molto sul proprio corpo e fa performance che non saprei definire: si appende a paranchi sul soffitto infilandosi ganci sotto la pelle. E come esperimento si è appena messo due impianti di silicone e titanio sul braccio, per capire se potrebbe essere possibile farsi un semplice lettore mp3 transcutaneo. Personaggio inquietante dapprima, interessante poi.

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