Tra il nuovo e il vecchio
L'anno vecchio è finito con il romanzo di Henning Mankell L'assassino senza volto, prima avventura del commissario Kurt Wallander. Niente di che, ma forse dovrò leggere altro. L'anno nuovo è iniziato con Scintille di Gad Lerner, un regalo che è interessante, non piacevole, per ora.
L'anno vecchio è finito anche con una splendida notizia: una borsa di studio per il nuovo anno, che quindi permetterà di respirare un po'.
L'anno vecchio è finito anche con la prima volta in cui vengo pagato per farmi un giro in bici da corsa, sui colli a nord di Roma che conosco bene: un ragazzo americano di 15 anni che mi ha dato notevoli distacchi.
E quindi, un saluto piacevole al 2009, anno di casa nuova, di riassestamenti, di occhi verso il futuro, di lavori nuovi. E un benvenuto a questo 2010: tra i desideri che si possono esprimere, il primo è un'Italia non più berlusconiana, il secondo è riuscire a lavorare con tranquillità, il terzo è che mio fratello scriva più spesso post come questo.
Poi c'è un sacco d'altra roba, ovviamente. Ma vediamo man mano che ci dice st'anno nuovo.
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