11 febbraio 2010

Il peso della farfalla

Io Erri De Luca non l'avevo mai letto. Perché l'ho visto una volta a una presentazione (credo con Bianconi e De Cataldo, si parlava di lotta armata), millanta anni fa, e mi era sembrato triste. Uno sconfitto che non riesce a levarsi quest'aria di sconfitta neanche mentre sta facendo il miglior sesso dell'universo o di fronte alla combinazione tra basso colesterolo e un carrello di formaggi francesi gratuito. Oh, una roba a pelle, niente di razionale, e probabilmente neanche vero.
Questo libro va in parte in quella direzione, in parte no. Il racconto eponimo, un po' ha quell'aria triste, di sconfitta inesorabile e latente, memento mori senza il gaudeamus igitur.
Pero' e' bello, davvero, a parte qualche (imho) caduta di stile sull'unica donna presente nella narrazione.
Il secondo è invece una paginetta di diario, non avrebbe sfigurato su un blog alpinistico. Gustoso, poco piu'. Comunque, pubblicare cose del genere (in corpo 16 interlinea doppia, come una tesi di laurea), a 7.50 euro, sembra un po' una presa in giro.

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