06 aprile 2010

Ho sposato un comunista

Di Philip Roth. Nathan Zuckerman, alter ego di Roth, narra la sua giovinezza di ebreo nell'America conformista della caccia alle streghe. Ira Ringold è il comunista del titolo, il fratello del professore di inglese di Nathan. Vittima della propria ira e della poca lucidità, diventa poi obiettivo di una campagna di discredito da parte della moglie: l'accusa di comunismo lo rovinerà per sempre. Nel frattempo Nathan cresce e va all'università, dove le sue idee politiche mutano nella passione per la letteratura, che necessita di meno coraggio del comunismo.
Un racconto dell'America e degli ebrei americani, dell'identità personale e di quella sociale.
Il romanzo è un capolavoro, dall'inizio alla fine.

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