29 giugno 2010

Il nipote del negus

Camilleri ambienta un altro romanzo nel ventennio fascista. Qui siamo alle prese con la (vera) storia di un nipote del negus Selassié che andò in Sicilia come allievo alla scuola delle miniere. Le vicende raccontate sono invece inventate: il principe si tromba praticamente tutto ciò che si muove, chiede sempre soldi ai fascisti - stupidi e meno stupidi, mentre il duce e i gerarchi locali cercano di sfruttare a proprio vantaggio la presenza di questo uomo nero nella provincia di un paese provinciale. Strutturato come La concessione del telefonoe, cioè come se si leggessero i faldoni di un archivio, è soprattutto un romanzo comico, una godibilissima presa in giro del regime fascista.

Nessun commento: