La Sapienza sotto terra
Nella piu' grande universita' d'Europa, hanno appena aperto, dopo anni di lavori, un parcheggio interrato. Grande, con molti posti auto. Sopra hanno fatto un bel piazzale bianco di travertino, con qualche olivo, un po' d'ombra, panchine. Non male, se non per il fatto che l'estate il candore e' abbacinante, e devi avere gli occhiali da sole per sopravvivere.
Comunque, c'e' il parcheggio interrato. Ma alla Sapienza c'e' anche il parcheggio all'aperto. Infatti la citta' universitaria e' letteralmente invasa da automobili, nonostante sia una delle zone meglio servite dai mezzi pubblici.
Quindi il ragionamento e' stato: facciamo un parcheggio interrato, cosi' almeno liberiamo un po' di posto all'aperto, e tutto diventa almeno piu' bello, se non sostenibile. Tutto giusto (a parte il fatto che le iniziative per la mobilita' ciclabile e sostenibile sono piu' o meno pari a zero).
Bene, hanno fatto i regolamenti d'accesso: la sosta all'esterno e' gratuita, per quella interrata il permesso costa 30 euro. Al mese.
P.s. Per il parcheggio interrato, il personale docente e di ricerca deve essere in regola con la rendicontazione della produttivita' accademica dell'ultimo triennio.
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