31 luglio 2005

cina

visti i panda, ora sono vicino al tibet, nel Sichuan per la precisione. tutto bene, V. sta bene anch'ella (ed e' piu' bella dei panda, che pure sono bellissimi).
Da domani si fa sul serio con la montagna. Oggi solo una passeggiata intorno ai 4000m (me la sto tirando, ma e' vero).

luna di Carta di Camilleri (l'ultimo montalbano), e' molto bello. Il tamburo di latta mi sa che durera' piu' della cina.

20 luglio 2005

si, ormai i terroristi stanno vincendo

Stanno vincendo perché 50 morti a Londra meritano paginate per settimane, e un'autobomba che a Baghdad fa più di cento morti prende mezza pagina un giorno e poi scompare.

Stanno vincendo anche perché esistono giornalisti che sono veramente braccia rubate all'agricoltura: qui un esempio di come un attentato possa far scrivere sul piu' importante quotidiano italiano una serie di cazzate, di idiozie e non sense che neanche Biagio Antonacci. Quindi stanno vincendo. E stanno vincendo perché Orina Fallaci scrive e il ministero della giustizia mette in home page il di lei nauseabondo parto intellettuale, un incubo di menzogne dette con la bava alla bocca. io, a lei, auguro solo sofferenza.

Update: un giornalista di Libero sta conducendo un'inchiesta su un centro di ricerca di Trieste, uno di piu' importanti al mondo, perche' nei corsi e nei seminari di ricerca, anche quelli che trattano di nucleare, ammetteva individui provenienti da Iran e altri paesi "fuorilegge". Tra le diverse stronzate che scrive, una delle piu' belle e': "i potenti supercomputer da mille megabyte". Cioe', il mio Ipod shuffle?
Il buon senso è ormai un optional.

19 luglio 2005

Film danese


Ho visto "Non desiderare la donna d'altri". Piccole considerazioni, considerando che comunque il film m'è piaciuto:
1- i danesi stanno come delle pigne.

2- il titolo è il parto di un commercialista che pensa che mettere titoli di questo tipo possa attirare gli spettatori di Vanzina che hanno trovato la sala piena il 25 dicembre. Certo se poi viene distribuito al Nuovo Sacher e basta, il trucchetto riesce solo a far irritare gli spettatori.

3- cresce sempre di più il mio astio nei confronti delle arene estive: ieri le superga di quello della fila dietro si facevano sentire, nelle scene di monti dell'Afganistan ti domandavi da dove venivano i gabbiani e ti rispondevi che venivano dal Tevere, l'auto di Michael faceva rumore di ferraglia proprio come il 3 che va verso Stazione Trastevere. In più faceva caldo e le sedie erano scomode (ma giustamente V. faceva notare che il film era molto più scomodo). E il prezzo è di 6 euro, per poter respirare il fumo delle sigarette dei vicini o eventualmente fumartene una. Voglio aria condizionata, poltrone comode, audio decente.

p.s.
Qui una recensione del film, fantastica perché lo spettatore se n'è andato disgustato in quello che sembra essere il punto di arrivo del film, ma che in realtà è solo il punto di svolta: dopo c'è ancora molto....vatte a fida' dell'americani....

13 luglio 2005

Un viaggio inizia molto prima di uscire di casa.

Guardi in giro e vedi la valle del salto della tigre, le vertebre del drago, il lago di latte, il tempio dell'uomo selvaggio. Piu' un numero imprecisato di luoghi che non ricordi il nome per piu' di cinque minuti, e dove vorresti camminare e vedere palmo a palmo piante pietre e animali. E tra dieci giorni si parte.
Uh, mi tremano le gambe.

12 luglio 2005

L'extension du domaine de la lutte

Di Michel Houellebecq. Cinico, nichilista, depresso. Alcuni spunti molto interessanti, ma in generale lascia un cattivo sapore. Probabilmente lo scopo era quello.

08 luglio 2005

viaggi e complotti

Ieri, poco prima dell'atterraggio a London Luton, il capitano annuncia che il tempo e' piovoso, fanno 14 gradi, e che ci sono state un po' di esplosioni nel centro di Londra. Dunque che metro e bus sono paralizzati e quindi chi deve andare a Londra avra' qualche problema.
A parte i soldi spesi per un taxi da Luton a Heatrow, io tutto ok. Da segnalare la confusione degli addetti della National Express, la principale compagnia bus inglese, che non sapevano assolutamente nulla, e ancora alle due non sapevano quali linee fossero in servizio: hanno smesso a un certo punto di vendere i biglietti, perche' non li avrebbero potuti rimborsare in alcun caso.

Da segnalare, di piu' interessante, il fatto che da Ciampino ieri mattina sarebbe dovuto partire un aereo Ryanair alle 6.30, diretto a Stansted. Il volo ha fatto 6 ore di ritardo: era annunciato, alle 11, come partente alle 12.30. Chissa' se poi sono partiti.
Il motivo del ritardo e' che praticamente mancava l'aereo. Secondo me, sapevano qualcosa. E hanno evitato che i passeggeri arrivassero a London, in centro, intorno alle nove di mattina.

05 luglio 2005

Immagini, fake, e prese per il culo




Repubblica (web e cartacea) e Corriere.it (il cartaceo non lo leggo) danno begli esempi di giornalismo, e fanno ampi servizi sul grande fuoco d'artificio della NASA per il 4 luglio, una lavatrice sparata su una cometa.
I servizi web sono corredati da splendidi album di foto. Repubblica.it usa alcune foto più di una volta, magari solo con un po' di zoom: a che pro? boh.
Sia Repubblica che Corriere usano poi le immagini digitali preparate dalla NASA per illustrare la missione: si vedono quindi belle immagini colorate, con luci cosmiche che ci riportano a Spielberg, Lucas, e Kubrick.
Oggi Repubblica cartacea ne usa una anche per la prima pagina.
Ormai è caduta del tutto la distinzione reale/virtuale? Per parlare di Hitler useranno Bruno Ganz o, ancora meglio, Adenoid Hinkel?

11/9





Ieri era 4 luglio. Per festeggiare, alla NASA hanno fatto le cose in grande, mandando a sbattere una cosa grossa come una lavatrice contro una cometa (grande invece come mezza Manhattan, ci informano).
Io invece, negli ultimi giorni ho letto/visto una grande opera: "In the shadow of no towers" di Art Spiegelman. Un ebreo newyorkese alle prese con gli attentati dell'11 settembre. Paranoie, soprattutto, caos paranoico espresso in tavole di grande formato senza griglie predefinite, a colori. Il topo perseguitato di Maus torna di quando in quando. L'incubo non è Osama, ma coloro che lo usano, e che spingono New York, e l'America, verso una follia di petrolio. E l'ebreo cosmopolita si ritrova legato a una città.
Il tutto reso con una forza abbacinante, che ogni tanto ti costringe a distogliere lo sguardo.
Probabilmente la cosa a maggior impatto emotivo che abbia finora visto/letto sull'11 settembre.

03 luglio 2005

country of blind

E' un bel giallo di Christopher Brookmyre, il suo secondo. In Italia è pubblicato da MeridianoZero. Sarebbe bello andare a vedere come è stato tradotto, perché ci sono parti scritte in scozzese: sarà stato girato in napoletano? Ed è molto incentrato sulla scozzesità. Il protagonista è un giornalista investigativo (lo è anche del suo primo romanzo), che svela complotti. Per quanto un po' stereotipato il protagonista (sembra Bruce Willis di Die Hard), meglio gli altri personaggi, più divertenti, un po' sfigati, tra Trainspotting e Ken Loach.

Per continuare la serie in lingua straniera, iniziato "Extension du domain de la lutte" di Michel Houellebecq. Cinico e tagliente già dalle prime righe.

01 luglio 2005

A Fregene

- Cara com'e' il mare?
- Sciapo.