Di ritorno da Trieste
Trieste, sembra che sia una bella città. Ho conosciuto un po' di gente interessante, tra cui Qwerty e un ex-spazzacamino. C'è il mare, che e' sempre un piacere, e giovedi mattina sul mare si vedevano le Dolomiti innevate, bellissime. Molte bici e molto vino.
Ho letto molto, e le ultime ore di viaggio, da Mestre, son state vissute in una sensazione di straniamento: musica dell'ipod, un bel romanzo che uscirà a febbraio in italiano che sposta continuamente registri, personaggi e luoghi, un treno che viaggia nel buio, 4 lingue diverse dei passeggeri intorno, il cellulare che ogni tanto ti dice benvenuto in Slovenia o in Croazia. Rumiz e Capossela erano probabilmente i numi tutelari.
Mi hanno anticipato un invito per giugno da quelle parti, e sembra che un'amica si trasferirà lì a breve. Ci si torna.
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