15 maggio 2007

I lucchetti, i suv e Ponte Milvio

Su Noantri, una lunga invettiva contro i lucchetti di Ponte Milvio, sull'indotto economico che premia i bengalesi, sull'imbecillità di molti dei frequentatori di quel luogo, e da ultimo contro il sindaco Uoltèr che sorride di fronte ai suoi ragazzi che si fanno promesse di amore eterno su un ponte che ha più di due millenni di vita.
Di primo acchitto, mi trovo molto d'accordo. Perche' Moccia e i mocciosi mi stanno antipatici, perché il lucchetto mi mette i brividi, perche' quella zona di Roma mi sta epidermicamente antipatica (anche se una sorella abita a 200m da li').

Pero', mi domando: Roma è città antica, vissuta ancora oggi. Se e' vero che Ponte Milvio ha due millenni, è pur vero che ci vivono sopra i quindicenni mocciosi. Che ci possiamo fare? Chiuderlo come il Colosseo, che la sera una volta si poteva scavalcare e entrare di notte, mentre se ci provi ora ti sparano? Insomma, abbiamo abbastanza musei in questa città, molte opere d'arte, molti reperti all'aperto. Non valorizziamo tutto cio' che abbiamo, ma in nome del valore storico abbiamo solo due linee di metro e dei sanpietrini che scassano le bici e gli autobus. Se questa città è un museo a cielo aperto, che si ragioni di conseguenza (per esempio: chiusura alle auto private di tutta l'area dentro le mura aureliane). Ma se ci lasciano vivere in questo luogo, mi sa che dobbiamo convivere anche con i mocciosi, i loro lucchetti, le loro polluzioni notturne. Nonché con i loro fratelli maggiori che a ponte milvio vanno con il suv e buttano il bicchiere di birra nel Tevere (che mi stanno pure più sul cazzo dei mocciosi, e li eliminerei dalla cittadinanza del mondo).
C'e' una via di mezzo? E' possibile una convivenza? Con i Suv, no. Ma con i lucchetti, forse si.

Cmq, mi associo a Noantri nell'elogio dei rumeni che hanno tentato di riciclare quei lucchetti in modo produttivo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Roma è sicuramente una città E un museo, grazie alla ricchissima e unica tradizione storica.

Comunque il problema dei 15enni è la minima parte del tutto (siamo tutti d'accordo che sono mocciosi cretini, nel senso di cretini che leggono Moccia) perché, come dici tu, appunto, esistono e calpestano la nostra stessa terra ed è a questo punto che dovrebbe intervenire il sindaco, il comune, il municipio, la semplice forza pubblica.

L'ho scritto nel mio post (non un invettiva, ma una descrizione della situazione piuttosto oggettiva, corredata da fotografie) e lo rilancio qui: se ci mettessimo a mettere lucchetti al Colosseo e se tutti quanti ci mettessimo a scrivere TVB sul mattonato di San Pietro, il sindaco continuerebbe ad applaudire ai vandali?
[Ste]

Ricambi Originali ha detto...

Esatto, ma tutti questi luoghi hanno anche una storia "contemporanea". Al Colosseo dieci anni fa ci si andava la notte, scavalcando. Poi l'hanno ingabbiato, per preservarlo.
Ponte Milvio, come scrivi, fino a due anni fa non se lo filava nessuno. Ora ha acquisito un nuovo significato. E' giusto impedire tale processo, se comunque prima non aveva un significato storico al di fuori di una ristretta parte della popolazione?
San Pietro e il Colosseo hanno gia' da prima un significato "storico" più radicato. Come tali son stati protetti più di Ponte Milvio. Il quale è sicuramente degno di protezione "storica", anche se finora non e' stato ritenuto tale, evidentemente.

Anonimo ha detto...

questo ponte... se lo si vive perchè rappresenta qualcosa per sè inteso come vissuto realmente, ok... se è solo la trasposizione di qualcosa scritto su un libro, allora è una tristezza infinita, di questo dovrebbero rendersi conto i ragazzi, che il loro amore è qualcosa di unico, da non ridurre ad una fotocopia trita delle pagine di un libro...