Le vite degli altri
Film tedesco, sulla Germania dell'Est. Quello che rimane in mente pero' non e' il solo racconto di un uomo che spia la vita degli altri, quanto le riflessioni che pone sulla recitazione, sull'uso della vita quotidiana come di un palcoscenico. Una prospettiva accentuata dall'uso spinto dell'estetica, in cui tutti fanno gli attori, son vestiti da recitazione. Sono attori che recitano uomini che sanno di star recitando.
Alla fine, delle considerazioni storico-politiche rimane la sensazione che nella DDR si vivesse in modo trasparente, che ci fosse sempre un pubblico in ascolto/visione.
La prima metà del film piuttosto noiosa (condensarla in metà tempo non avrebbe cambiato molto il corso della storia), ma poi riprende quota.
Vale la pena vederlo, imho.
1 commento:
non ho visto il film, ma che lo ha visto mi ha chiesto un parere su una "questioncella" storica e parrebbe che il film si basi su un blopper storico abbastanza notevole; nulla vieta che:
1. sia un bel film ugualmente (dicono, io non vado acinema per evitare di pagare 7,50 euro per dormire due ore, le sedie dei cinema sono il toccasana per la mia insonnia)
2. io e altre 20 persoen più o emno si sia preso un grancio.
In ogni caso, gli archivi non sono mai mai stati resi pubblici, ma sono stati inizialmente saccheggiati e poi secretati.
(se è un commento troppo spoiler, cancella pure)
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