Epistemologia dell'hobbit
Ieri sera di fronte a 20 persone, performance di Giorgio Manzi e del sottoscritto. Lui ha parlato di ossa e di Hobbit (aka Homo floresiensis). Io di Pikaia e di film della vita da riavvolgere. Da parte mia, niente di originale tranne gli errori.
Reazioni suscitate: qualche occhio chiuso, nessun intervento, e un gruppo di kungfuoki incazzati perché pare che dovessero essere loro sul palco, e non noi. Il luogo è comunque suggestivo in notturna: i fari che hanno messo proiettano l'ombra della Minerva sul marmo bianco del Rettorato, con notevole effetto scenico. Eravamo messi davanti a uno striscione di Boris, il pesce rosso di una meta-serie TV. Mentre le nostre voci erano ogni tanto coperte dalla musica dei concerti vicini.
Rimane il dubbio: ma i soldi che la Sapienza spende in queste iniziative, non potrebbero essere utilizzati per pagare qualche ricercatore in più?
1 commento:
ma anche in più qualche ricercatore... ;-)
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