13 gennaio 2008

A Ovest di Roma

Un romanzo breve e un racconto lungo - Il Mio Cane Stupido e L'Orgia - molto belli entrambi. E' un gradito ritorno nelle mie letture, che mi son portato dall'altra casa. Da molti anni non leggevo nulla di Fante, e del ciclo di Bandini mi sa che me ne manca almeno uno.
Nel primo dei due scritti uno scrittore con brillante futuro alle spalle, 4 figli che lo odiano, una moglie sempre sull'orlo del divorzio, e solo i cani cui affidare le proprie speranze, con sullo sfondo la possibilità di tornare a Roma, in Italia terra dei padri, con un po' di soldi e fare un po' di dolce vita. Ambientato alla fine degli anni Sessanta, forse inizio Settanta.
Il secondo racconto descrive la rottura dell'infanzia del figlio di una famiglia italoamericana. Se vi capita tra le mani, non ve lo fate sfuggire.


Roma senza soldi non mi interessava. Quei freddi pavimenti di marmo degli alberghi mi gelavnao i piedi. I romani facevano un pessimo caffè americano. Le strade sapevano di gorgonzola rancido. Le prostitute erano sciatte e deprimenti. Avrei perso le World Series. Il grande evento della domenica era stare sotto la finestra del papa. La forma più bassa della vita umana era lo scrittore italiano. Camminava con manoscritti invenduti sotto il braccio, con il culo in vista attraverso il consumato fondo dei pantaloni. Disprezzava gli italoamericani in quanto codardi che erano fuggiti dalla bellissima povertà del paese, mentre lui , il patriota autentico, era rimasto nella terra dei padri sopravvivendo alla tragedia di due guerre. Se protestavi dicendo che non avevi scelto il paese natale, insultava tuo padre o tuo nonno perché avevano cercato una vita migliore in un altro posto. (da Il mio cane Stupido

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