Facebook, esperimento finito
Mi sono iscritto a Facebook qualche settimana fa, dopo che un po' di persone me n'avevano parlato bene, e mi avevano spinto qualche giochino divertente, tipo Word Challenge. Un'altra persona mi aveva detto: "hai una fidanzata, che ti serve Facebook?" (la stessa risposta che diede un grande professore di logica quando gli chiesi informazioni sull'Erasmus, alla metà degli anni Novanta).
Ci ho provato, ma l'ho trovato abbastanza complicato da usare, e soprattutto non ne ho trovato un uso utile e piacevole, a parte i giochini.
Poi, goccia che fa traboccare il vaso, la fidanzata di cui sopra mi ha giratoun bell'articolo del Guardian, che analizza i tre personaggi che stanno dietro a Facebook. Uno di loro è Peter Thiel:
So by his own admission, Thiel is trying to destroy the real world, which he also calls "nature", and install a virtual world in its place, and it is in this context that we must view the rise of Facebook. Facebook is a deliberate experiment in global manipulation, and Thiel is a bright young thing in the neoconservative pantheon, with a penchant for far-out techno-utopian fantasies. Not someone I want to help get any richer.
Ora cerco di cancellarmi.
Per i 7 amici della lista, cercatemi pure, ma non su Facebook.
1 commento:
a dire il vero io ignoro regolarmente tutti i giochini su feisbuc. È tutta un'altra cosa :-)
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