Berlusconi prima o poi morirà, e si sfalderà quella cricca di potere simil-mafioso, personalistica, clericale coll'anima degli altri e fascistoide, che lo circonda.
Lo scontro in atto oggi, sul corpo di una ragazza, sembra aver suonato una sveglia. Speriamo duri, speriamo questa sfida sia vinta e che quella ragazza possa finalmente morire in pace e dignità, senza che perfino io mi senta obbligato a parlarne.
Quello che più mi tormenta in questi giorni è il sospetto che il caso sia un diversivo. Si parla della clinica, e non si parla di scelte socialmente, ambientalmente ed economicamente catastrofiche che questo governo sta facendo. Cioè: il casino, lo scontro con Napolitano, nel giro di due giorni ha cancellato di colpo dalle menti i provvedimenti fascisti (schedatura dei senzatetto, delazione dei medici, ronde notturne ecc) appena approvati; ha eliminato dai giornali lo scandalo di aiuti ad aziende sul cui futuro non scommetterebbe una lira neanche Mandrake e gestite da cialtroni; e ha tolto dalle prime pagine quelle ragazzate che rovinano un po' d'ottimismo, tipo bruciare una persona che dorme in una stazione.
Ecco, mi domando, ma quando Berlusconi morirà, e scomparirà tutta la sua corte di leccaculo, quanto tempo ci vorrà per tornare ad essere un paese civile? E soprattutto, sarà possibile tornare ad essere un paese civile?