28 febbraio 2006

Guerra psicologica

Recensivo di tutto, correvo dietro ai cani...

Ieri, giornata di gnagnera spinta. Ci son cose che non si possono comprare, come F. che si viene a fare due birre in un bar di Testaccio.
E poi cena da B., pesto, insalata e sanremo. A tratti - discettavamo - sembrava un misto tra festival di oratorio e una comunità di recupero.
Cio' che piu' mi ha colpito, un tipo strano (non ricordo il nome, e repubblica.it non aiuta) che voleva essere un piccione. In tempi di panico aviario, un bel coraggio.

p.s. dal sito di uno dei miei datori di lavoro (treccani.it), apprendo che il tipo che canta è Povia, che sarebbe poi lo stesso dei bambini che fanno oh. un passo avanti, dai bambini ai piccioni.

sulla metro

A Roma, la metro è mezzo di migranti, di studenti, di pochi fortunati, di irrimediabili ambientalisti.
Ci sono ore in cui mi son trovato unico italiano.
Per questo mi è sembrato un po' fuori luogo, ieri sera, un tipo che sfogliava, lentamente, interessato e attento, un catalogo di mazze da golf.

oh si', il sole...

Conta svegliarsi la mattina e trovare finalmente un cielo azzurro. Conta, sì...

27 febbraio 2006

Oh my god...it's monday

Piove, e' lunedi. Il derby e' andato bene, la cena bolognese pure, tra poco si parte. Pero', non ci riesco proprio a farmela piacere, questa mattina.

25 febbraio 2006

Sconsigli per gli acquisti

I nuovi dischi di Fossati e De Gregori mi sembrano, dopo un primo ascolto piuttosto distratto, terribilmente noiosi.
De Gregori è a tratti imbarazzante, con una canzone "Per le strade di Roma" che non può non far pensare a Guzzanti e al suo meraviglioso Grande Raccordo Anulare, ma senza traccia di autoironia: "lucciole sulla Salaria e le zoccole in via Frattina", "facce nuove e lingue da imparare", "tutto si consuma e tutto si combina per le strade di Roma". Quasi quasi preferivo tutti i live smaccatamente commerciali, almeno contiene cose di cui non deve chiedere scusa.
Fossati, cresce verso la fine del disco, ma e' un po' pochino. IMHO.

24 febbraio 2006

E le stelle stanno a guardare

"Non aspettare l'ispirazione. Inseguila con un retino per farfalle, una canna da pesca, un contenitore per insetti, un guinzaglio, una caramella, un'esca succosa, un argomento convincente e un po' di sincera adulazione". E qualsiasi cosa farai, Scorpione, non cadere nella trappola di pensare che l'ispirazione sia un raro colpo di fortuna.

Mi sa che Brezny ha ragione: sono tre settimane che non riesco a scrivere un cazzo di articolo per il quale ho tutto pronto. E quindi, si, il treno potrebbe essere la soluzione.

Je l'avemo fatta...

Ma che davero davero? In Iraq è scoppiata una guerra civile? E com'è? Certo che so' strani st'arabi....Uno va, je porta la democrazia, je fa pure vede' come more un italiano, e questi iniziano a fasse la guera tra loro...ma dimme te, aho'...
E mo', che se fa'? In finale, sti cazzi, tanto mo' berlusconi ha detto che noi italiani se n'annamo entro st'anno, e domenica ce sta pure er derby, che co' totti rotto so' cazzi...

23 febbraio 2006

Il signore sia con voi, perché io non ci sarò

Kowalski, di Paolo Rossi. Bello e divertente, si può riassumere nella frase di Baricco "non sei fregato veramente finché hai una buona storia da raccontare". E una memoria per ricordarla.

21 febbraio 2006

C'e' vita intelligente, li' fuori

Nei blog si apre una discussione su Daniel Dennett.
In questa discussione, mi sa che sto con Dennett. Anche se il suo iperselezionismo non mi è mai piaciuto. E anche se il suo libro non l'ho letto.

Relatività

20 febbraio 2006

Priorità

Oggi in dipartimento, pranzo sociale per festeggiare il dottorato di una che lavora qui.
La discussione al novanta per cento è stata su Totti e il suo infortunio, con tanto di disegnini tracciati da un medico che ieri era con Mariani a guardare le lastre del pupone. Il restante dieci per cento era dedicato alle tante belle ragazze che si vedono in televisione: discorso che verteva soprattutto su Ilary, la signora Totti, e sulle virtu' naturali e su quelle artificiali.
Il medico di cui sopra sosteneva che dal momento che queste non fanno altro tutto il giorno, con una buona base di partenza, è semplice essere cosi' attraenti. E lamentava la saturazione di bellezze in televisione, sostenendo "quando ero giovane io, c'era Serena Grandi, o Heather Parisi, ed erano dei cessi in confronto". Il medico in questione ha la mia età, io ero con la mia divisa invernale (pile con cappuccio), lui in giacca e cravatta impeccabili. Lui è anche il figlio di un preside della più grande università europea, io no (e son precario di belle speranze).
Con una delle persone presenti (su 15 circa), dopo 45 minuti di disquisizioni su peròni, placche, mondiali, addominoplastiche e zigomi rifatti, abbiamo commentato sottovoce: "Calderoli, che ha fatto nel weekend?"
La cosa più interessante che ho imparato è stata che Ilary ha una sorella gemella, identica a lei prima dell'intervento reiterato della medicina, con un nome fantastico: Mallory. Nessuno sapeva come sia effettivamente scritto. Io sospetto che la L sia una sola. E forse che la A sia una E.
Il pensiero corre immediatamente - riflesso pavloviano - a lei, Justine Bateman. La sorella idiota di Alex P. Keaton. La cosa più preoccupante è che il nome della ragazza non l'ho dovuto cercare su google, è inciso nei miei neuroni.
Ognuno ha i ricordi che si merita. Ma nei pranzi sociali, spesso ci si trova per caso.

Nazional-popolare

Ieri due eventi sportivi, che hanno diviso tra innocentisti e colpevolisti.

- Totti si rompe una preziosa zampa per un intervento di un onesto scarparo, tale Vanigli dell'Empoli. E' colpa di Vanigli?
- Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio rovinano al suolo durante la prova olimpica di pattinaggio artistico. E' colpa di lui?

Direte: e sti cazzi?

Avreste anche ragione. Ma tutto ciò, sui giornali di oggi, ha quasi oscurato (soprattutto Totti) l'oro dei fondisti. Gente che fa una fatica che noi umani non possiamo neanche immaginare. Che per giunta fa mestieri tipo carabiniere, poliziotto, finanziere. Per fortuna non li mandano in piazza alle manifestazioni: altrimenti non ci sarebbe via di fuga...

18 febbraio 2006

La città offre

Una splendida giornata di primavera, e quindi la bici riprende a correre.
E poi stasera: un bel concerto di anna clementi.

16 febbraio 2006

Difficoltà di concentrazione

Quando il giorno dopo hai una lezione da tenere e non solo non ti sei preparato una presentazione, dei lucidi, delle figurine, ecc ecc, ma neanche sai bene di cosa andrai a parlare, non è bello.
E stai a casa, con il cielo grigio, un computer che fa di tutto per darti occasione di distrarti, e una tv nella quale c'e' gente che fatica come bestie, altri vestiti coatti che sembra stiano divertendosi un mondo, altri ancora che sono nascosti dentro armature spesse dieci cm (magari con la madonna di medjiugorie e il papa polacco stampati sul casco...), e giovin donzelle che tirano ferri da stiro sul ghiaccio. Il curling è uno sport ipnotico.
Maledette olimpiadi.

15 febbraio 2006

Tecnologia avanzatissima


Se gmail non è raggiungibile...

Me and you and everyone we know.

Bello questo film. Strano questo film. Con in piu' somiglianze talmente forti che ho passato gran parte del film a cercare differenze.
Un film sulla speranza nella vita di tutti i giorni, sulle speranza deluse e le fantasie realizzate. Un film ottimista.
IMHO, da vedere sicuramente.

appunti di prof migrante

Lia mette ordine tra i suoi appunti.
Ed e' un piacere leggerli.

12 febbraio 2006

ieri, una manifestazione

Ieri a Roma c'è stata una manifestazione, NO VAT.
Quando ancora in piazza c'era poca gente, un drappello di polizia ha sequestrato con la forza uno striscione che diceva: "Ratzinger e Ruini pericolosi impiccioni".
Pero' poi dicono che sono gli islamici quelli fondamentalisti e intolleranti.
Tutto ciò nel silenzio mediatico: secondo repubblica.it e secondo corriere.it la manifestazione non c'e' stata, né quella di Roma né quella di Napoli.
Su google news non esce praticamente nulla.
Pero' Repubblica continua a farci sentire cosa ha vomitato Rutelli, ogni alito di Dini e Di Pietro, e il sito di Repubblica ci ammorba con "nudi in palestra", "nudi in chiesa", calendari trash vari ecc ecc.
Nauseante, l'aria. E purtroppo, dopo il 9 aprile sembra che non cambierà poi tanto.

10 febbraio 2006

Automobilismo e barbarie

Si leggono notizie come questa. Ed è ormai chiaro che la specie umana è destinata all'estinzione in breve tempo. Spero che per alcuni l'estinzione sia dolorosa.

09 febbraio 2006

X Generation

Stai perdendo l'aereo? Sei in ritardo dall'estetista? L'orologio gira troppo veloce per te?
Per te, ci vuole un allarme bomba! (via mondo oltro.

p.s. notare soprattutto la ragione dell'insano gesto.

08 febbraio 2006

Ogni cosa è illuminata

"L'anello non è qui per voi, ma voi siete qui per l'anello". Il destinatario di questa frase è ovviamente Elijah Wood.
La memoria, occhi che si aprono e chiudono in funzione del passato. IMHO, un bel film.

07 febbraio 2006

A proposito di credenze religiose

Dio sulle strisce pedonali e sulle pagine dei giornali

V. ed io in bici, lungo la Cristoforo Colombo: strada veloce, quindi sui marciapiedi larghi e deserti. Semaforo verde, scendiamo dallo scivolo per handicappati, io davanti e V. qualche metro dietro. Un'auto arriva dalla strada che attraversiamo e invece di fermarsi dove dovrebbe si piazza a occupare tutte le strisce, e blocca l'accesso allo scivolo sull'altro marciapiede. Io, con la consueta flemma che mi contraddistingue urlo di fronte a questo: "ci sono le strisce, porcoddio!". La signora che stava sul lato del passeggero, tira giu' il finestrino, mentre io mi allontano, e ferma V. "Voi che siete atei non potete capire, ma che vi ha fatto dio?" V. risponde rammentandole come sia lei a dare fastidio, non noi che ci dobbiamo giustificare. E dopo un paio di rapide battute riprendiamo la strada di casa.
Ora, io uso la bestemmia in queste occasioni come promemoria: spero che la prossima volta il tipo in macchina si ricorderà che al semaforo e' inutile e fastidioso fermarsi sulle strisce. Magari ne ha parlato poi a pranzo con la famiglia: "oh, oggi uno m'ha bestemmiato in faccia ar semaforo perche' me so' fermato sulle strisce. Pero' stava in bici quindi doveva proprio da esse' un po' scemo." E magari un giovane nipote gli potrebbe aver risposto: "nonno, sara' stato pure scemo, pero' c'aveva ragione!". Finisco qui con il mio film, per tornare alla realtà, e rispondere ora alla signora: sono agnostico e anticlericale, e proprio per questo so che la bestemmia offende e ne faccio un uso consapevole. Convinto, soprattutto, che se dio esiste si sa difendere da solo, e non ha bisogno di uomini e donne sessualmente repressi vestiti con palandrane nere che ne difendano il buon nome (e comunque se esiste, le mie offese se le merita, tutte). Pero', ripeto, ne faccio uso consapevole.

Mi vengono in mente queste considerazioni mentre chi ha fatto uso consapevolmente provocatorio di una bestemmia (in forma di vignetta) si meraviglia delle conseguenze. Conseguenze estreme, certo, e non condivisibili nelle loro forme violente. Ma insomma, se fai provocazione consapevole, qualcosa ti devi aspettare. Borghezio che sale su un treno pieno di persone che tornano da una manifestazione di movimento, provoca. Le vignette di un giornale provocano. Scatenano reazioni, consone all'ambiente. Se butti un cerino in un prato, non succede nulla; se lo butti in una polveriera, esplode.
Io con i santi e con i fanti ho sempre scherzato. Pero', ogni tanto, soprattutto quando si ha un ruolo pubblico, ci si deve rendere conto dell'opportunità di alcune cose.

Questo ovviamente a margine di tutte le considerazioni relative all'Islam moderato, fondamentalista, ai calci sui denti che si meriterebbero molti di quelli che da una parte e dall'altra rimestano fomentando odio strumentale: giuliano ferrara, oriana fallaci, ad esempio, e i vari estremisti islamici. E' vero che nei nostri paesi ricchi e laici (in quasi tutti, USA esclusi) torture e violenze se ne fanno poco o nulla, però nel nostro civile e laico paese un giudice e' sospeso perche' non vuole l'esclusiva del crocifisso negli edifici pubblici.
Poi dici che uno bestemmia....

06 febbraio 2006

Bologna

Venerdi e sabato all'ombra delle due torri. Molto bene come sempre: ci si sente a casa, anche se sei costretto a farti 130 km di corsa in macchina per raggiungere un aereo - inutilmente - avendo dormito meno di cinque ore e avendo bevuto 5 bottiglie di vino (solo a cena, l'aperitivo non conta) in sei. Ma vedere un neopadre con quella luce negli occhi, fa piacere.

p.s.
Ryanair è ufficialmente il diavolo con cui scendere a patti, come bill gates.

Aeros

Uno spettacolo di danza acrobatica. coinvolgente solo a tratti, eccessivamente "sportivo": poca emozione, stupore per delle cose che non credi possibili.
Pero', trattandosi di un regalo, non doveva piacere a me.