Parole sante
Dal Manifesto, Alessandro Robecchi scrive cose condivisibili sul match Santanché vs Imam-di-Segrate.
Prima che la faccenda degeneri nel solito delirio teocon dello scontro di civiltà avvolto nella solita paccottiglia tanto di moda, è bene riportare le cose alle loro reali dimensioni. Il dibattito sul velo non è una cosa nuova in Europa, se ne è discusso in Francia per decenni e, oserei dire, a livelli un pochino più alti. Dunque i casi sono due: o la cosa è irrilevante e allora la Santanché va benissimo, oppure si tratta di un ampio dibattito culturale. In questo caso meritiamo tutti qualcosa di meno superficiale o, se volete, di meno isterico. Anche i teorici di un ipotetico scontro di civiltà dovrebbero pensarci: nel caso allo scontro di civiltà ci mandi la Santanché? Vuoi proprio perderlo, allora!
Mi sembra che possa bastare: da un dibattito televisivo piuttosto innocuo e noiosetto, ecco che vien fuori il solito polverone allarmista, dato che alimentare la paura pare l'idea fissa del momento. La nostra solidarietà va dunque a tutti: alla Santanché a cui speriamo nessuno faccia mai del male, e all'imam di Segrate che per un «ignorante» si sente dare del mandante di omicidio. Ultima postilla: a esser realisti c'è pure il caso che dio non esista. E allora pensate a quanto tempo buttato.
2 commenti:
l'ho ascoltato su RadioPop questa mattina. la chiosa finale, la trovo di un sottile davvero molto intelligente.
OT: non mi si aggiornano più i tuoi feed rss, per caso altri ti hanno segnalato il problema?
Sui feed non ho idea, nessuno dei 25 lettori ha mai segnalato il problema.
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