Mi chiama una Gentile dipendente del Comune di Roma, due giorni fa, per dirmi che posso andare a ritirare un mandato a mio nome, in tesoreria, prima della fine dell'anno, ottantacinque euro lordi, sessantotto netti. Vedi, bravi, mica se li vogliono tenere i soldi, mi avvertono pure che devo andarli a prendere (stanno li' da fine maggio).
Oggi mi presento, con il mio numero di mandato. Cinque minuti di fila, chiedo all'impiegato giovane, giacca blu su camicia gialla e cravatta colorata, occhiali, pettinatura BellaBrèndone Beverly Hills soooo 1991: "No, il numero e' sbagliato, troppo corto, non lo trovo. Vada alla ragioneria, li' lo trovano anche per nominativo." Nel frattempo litiga con un collega perché gli dice qualcosa a proposito della pratica, Brendone risponde male "aho non vedi che sto a parla' iooo!" e un altro paio di frasi scorbutiche.
Vado in Ragioneria, una decina di minuti con il primo impiegato che ho trovato (leggeva il giornale, mi ha aiutato subito) per cercare il mandato. Non lo trovo. Chiamiamo, insieme, l'Ufficio che mi ha pagato, dove la Gentile dipendente mi dice: guardi, il numero e' questo, noi abbiamo una contabilità separata, in tesoreria lo dovrebbero sapere, nel caso chieda di XXX".
Ringrazio il Ragioniere, ringrazio la signora per telefono, torno giu'. Fila, 15 minuti, per poi sapere che a quello sportello i mandati non si ritirano. Ovviamente non c'è scritto nulla da nessuna parte, e quello sportello è identico agli altri due.
Cambio fila, cinque minuti, trovo l'impiegato con cui Brèndone ha litigato prima. Un minuto e mezzo, e il simpatico ed efficiente signore (pelato, camicia jeans chiara, del tutto informale) riesce a: chiedere cosa voglio, farmi una battuta, chiedermi "che è delle biblioteche?" (sì, è delle biblioteche), prendere il mandato, copiare il numero del documento, darmi il mio mandato da firmare e darmi i miei sudatissimi sessantotto euro. Io non resisto: "lo spieghi al suo collega che il numero del mandato esiste, anche se è corto, e che per colpa sua ho perso 40 minuti". Me ne vado mentre Brèndone dice che io non sono andato da lui, che io glielo dovevo dire, che lui non c'entra un cazzo, ma dimmi tu, ecc ecc; mentre il simpatico ed efficiente signore gli dice tranquillamente: si ma questo per colpa tua ha perso 40 minuti, le cose le devi chiedere, è lavoro pure questo, la gente non può perdere tempo per colpa tua, ecc ecc.
A parte la piccola (e inutile) vendetta, la piccola vicenda dice che per 68 euro, io avuto a che fare con quattro (4) dipendenti del Comune di Roma: la Gentile dipendente che mi ha chiamato, Brèndone, il Ragioniere, il Simpatico signore. Le istituzioni si sono letteralmente fatte in quattro, per me. Forse ci si deve lamentare per le dimensioni dell'amministrazione pubblica?