30 settembre 2007

In questo mondo libero

Un film di Ken Loach: ormai un genere a sé. Bello, bello che fa male (cit.) nel mostrare la natura criminale innata nel capitalismo neoliberista: il padrone è criminale e solo diventando criminali si riesce a riavere indietro un minimo di dignità, e di denaro.

Fa paura

Mi fa paura quest'articolo di Ronchey sui Rom. Un articolo agghiacciante per razzismo, fascista nei modi e nei contenuti. Citare a sostegno delle proprie tesi un articolo di Montanelli del 1939 (quando Montanelli era pienamente e consapevolmente interno al regime fascista), è assurdo, oltre che stupido. Indicare un soggetto sociale arbitrario come un'emergenza sociale, attribuirgli qualità intrinseche impossibili da eliminare, chiudergli le porte per appartenenza etnica: già visto, già sentito.


(via Cronologia - clicca sull'immagine per vederla più grande)

E anche adesso è rimasta una scritta nera,
sopra il muro davanti a casa mia.
Dice che il movimento vincerà;
il gran capo ha la faccia serena,
la cravatta intonata alla camicia.

29 settembre 2007

Quando meno te lo aspetti

In una puntata della seconda serie del dr.House spunta il capoccione, ormai non più biondo ma ancora riccio, di Ralph Supermaxieroe.

Placebo, placebi, pillole inutili

Da Bad Science, un'interessantima storia. Se non vi va di leggerla in inglese, segue riassuntino.
Pazienti con mal di schiena persistente e resistente a ogni trattamento, divisi in tre gruppi. il primo aumentava i normali farmaci. Il secondo agopuntura. Il terzo una finta agopuntura. Risultati: miglioramenti nel 27% del primo gruppo; nel 47% nel secondo; nel 44% del terzo.
Brutalmente, la morale è che infilarti aghi a caso nel corpo è efficace quanto seguire meridiani della saggezza cinese. Un placebo più complesso che una semplice pillola, probabilmente. O forse un po' placebo, un po' qualche meccanismo fisiologico innescato dalle punture.
Ci sono poi considerazioni più interessanti, sulla medicalizzazione della nostra società. Ma li fa direttamente Ben Goldacre, quindi andate a leggere lì, che è molto interessante e vi dà pure i riferimenti precisi.

28 settembre 2007

Le ore

Romanzo di Michael Cunningham, giocato su tre storie legate in qualche modo a Virginia Woolf. Non avendo mai letto la Woolf, né avendo mai visto il film che da questo libro è stato tratto, probabilmente ho perso molto. Ma nonostante questo, è un bel libro. Cunningham, anche attraverso la traduzione che in alcune frasi fa sorgere qualche dubbio, sa scrivere.

Mary lingers a moment behind Julia, allowing herself a view of Julia's broad, graceful back, the twin moons of her ass. Mary is almost overwhelmed by desire and by something else, a subtler and more exquisitely painful nerve that branches through her desire. Julia inspires in her an erotic patriotism, as if Julia were the distant country in which Mary was born and from which she has been expelled.

Mary esita un momento dietro a Julia, e si concede uno sguardo alla sua schiena larga e aggraziata, alle lune gemelle del suo culo. Mary è quasi sopraffatta dal desiderio e da qualcos'altro, un nervo più sottile e più squisitamente doloroso che si ramifica nel suo desiderio. Julia le ispira un desiderio patriottico, come se fosse la terra lontana in cui Mary è nata e da cui è stata esiliata.

Geni - III

Il primo che dalla Calabria salì a Roma fu Salvatore S., fratello di mia nonna Rina. Era un muratore, nato il 25 gennaio del 1903. Iscritto alla sezione del Partito Comunista di Reggio Calabria, poi a quella di Tremolini. Infatti la sezione di Reggio, forte di 80 iscritti, si suddivise in gruppi e cellule territoriali per ‭"per sfuggire alla continua ininterrotta vigilanza della locale Questura", secondo le informative che giungevano al Casellario Politico Centrale. A Tremolini, gli iscritti erano undici.
Arrivò a Roma nella seconda metà degli anni Venti, Salvatore S. Abitava in viale Tirreno all'epoca, zona Montesacro, appena al di là dell'Aniene: negli anni Venti un borgo di campagna. Ad esempio, nel 1929 a poche centinaia di metri da lì, più verso il centro, c'era una cava di ghiaia, dove furono ritrovati i crani neandertaliani di Saccopastore.
Salvatore S., come mio nonno che aveva conosciuto giù in Calabria, aveva dei problemi con il lavoro: la sorveglianza, fatta di perquisizioni e continue richieste di presenza in questura, gli faceva perdere gli impieghi. Così nell'agosto del 1929 scrive al Duce e al Ministro dell'Interno un esposto, al fine di essere radiato dall'elenco dei sovversivi. La sintassi è un po' zoppicante: ‭
Da ragazzo, per pura disgrazia fu iscritto per pochi mesi al partito comunista, perché ignoro ciò che significa politica, ma fin dal 1925 non ha appartenuto più a partiti, ma bensì al sindacato Edili Fascisti, ora benché celibe ma maggiore di altri otto fratelli e sorelle, per i quali deve lavorare notte e giorno per poterli aiutare, ma data la segnalazione rimane impossibile trovare lavoro necessario per aderire alle richieste di aiuto della sua famiglia, perché ora si reca a lavorare.
Ahilui, non ottiene alcun risultato, e d'altra parte lui non si iscriverà mai al Partito Nazionale Fascista. Così nel 1941, quando il Casellario Politico Centrale viene ripassato tutto date le circostanze belliche, così chiosano (e anche qui la sintassi lascia a desiderare...) i funzionari:
Non è iscritto al PNF e verso il Regime tiene contegno riservato. ‭Poiché non si sono raccolti elementi comprovanti di essersi ravveduto, quest'Ufficio non riene opportuno radiarlo dal novero dei sovversivi.
Salvatore S. era di ‭Statura 1.70, corporatura media, viso ovale, colorito naturale, bocca larga, barba e baffi radi, capelli castani alla Mascagna, occhi castani. Suo figlio Paolo, cugino di mia madre, gli assomiglia tantissimo.
Salvatore S. fu colui che fece conoscere i miei nonni, combinando il matrimonio da cui nacque mia madre.

il contesto

In altri tempi il titolo "La polizia chiude i monasteri", appena arrivatomi dal servizio Prima pagina di Internazionale, avrebbe titillato il mio anticlericalismo viscerale.
Ora, invece, tocca proprio stare dalla parte dei monaci, ma soprattutto dalla parte della popolazione che sfama quei monaci con le elemosine. Consolazione: questi monaci non portano croci e vestono giallorosso.

Incontri strani

Ho appena visto l'imponente silhouette di Mario Adinolfi entrare nell'internet point qui sotto.

27 settembre 2007

L'impero della carta

L'impero della carta è l'Archivio di Stato, dove sto passando un po' di giorni, con alterne fortune umane e lavorative. Si entra lasciando un documento e ritirando un badge che ti identifica come "studioso", per poi riempire un modulo che non prevede alcun tipo di informativa relativa al trattamento dei dati personali. A richiesta precisa, la direttrice non ha saputo rispondere. Passiamo oltre.
Anche all'archivio di stato, per quanto non sia una biblioteca in senso stretto, esiste la bibliotecaria stronza. Pero' poi esistono anche molte impiegate (solo donne, non si sa perché) che interagiscono con il pubblico, che sono solamente pigre. Quelle che ti rispondono, con aria di rimprovero e un po' scocciata: "no, guardi, la sua richiesta deve aspettare perché c'e' molto da fare", mentre sfogliano Astra o un quotidiano qualsiasi. C'e' anche un custode di sala che legge il Manifesto e libri sui brigatisti: arriva tutte le mattine con un'Harley Davidson blu che ha l'impronta ecologica del Burkina Faso.
Ci sono poi gli obiettori, ora volontari di servizio civile. Normalmente sono tutti dietro all'unico computer connesso a internet: dai rumori che produce il pc, scommetterei su estimatori di youtube. Pero' stamattina gli obiettori lavoravano un po' per portare via i faldoni: ma si urlavano anche i risultati e i commenti alle partite di ieri. Dentro la sala studio. Dove d'altra parte, se ti metti a parlare al cellulare, dopo che ha squillato a massimo volume, sei sommerso dalle occhiatacce degli altri utenti, ma a nessun funzionario verrà in mente di muovere il culo e fare alcunché per chiedere un minimo di silenzio.
E poi, di conseguenza, il capolavoro dell'amministrazione del personale: uno dei custodi di sala ha un problema psichico di qualche tipo. Questo tipo, che sembra tra l'altro sveglio e simpatico, parla da solo, ad alta voce, alta davvero. Ovviamente, ha molti turni nella sala studio, dove un folto pubblico può prestare orecchio alle sue chiacchiere.
Pero' all'Archivio di stato ci sono anche molte persone brave che si impegnano, tra cui la direttrice. Pensate, da loro riesci anche ad ottenere gli inventari dei fondi archivistici, come quello che sto consultando io. Per avere questo inventario, devi chiederlo a lei, la quale apre uno sportello, tira fuori un faldone, estrate un blocco a quadretti formato A4, e ti mostra l'inventario. Scritto a mano, con biro blu. Roma, A.D. 2007.

Quesito della settimana XIII

Per uscire dalla piazza, vanno bene entrambe le strade?

26 settembre 2007

Geni - II

Giovanni B.,‭ ‬nato a Limbadi il‭ ‬1°‭ ‬luglio‭ ‬1898.‭ ‬Muratore. Era mio nonno, nonché nonno di quest'individuo, con cui condivide molta fisionomia.
Il primo agosto‭ ‬1925,‭ "‬il comunista B. in un breve alterco per ragioni partito colpiva milite fascista in abito borghese D'agostino Domenico‭".
Pochi anni dopo è a Torino, dove gira diversi indirizzi: per lo più affittacamere. Così la questura di Torino nel 1932: "‬Risulta di cattiva condotta morale,‭ ‬già condannato per furto [accusa incerta, NdR] e lesioni con sfregio.‭ ‬E‭' ‬di intelligenza svegliata,‭ ‬ma di mediocre cultura,‭ ‬avendo frequentato solo le scuole elementari.‭ ‬Non ha mai ricoperto cariche pubbliche,‭ ‬lavora attivamente e dal lavoro ricava i mezzi di sostentamento.‭ ‬In passato professava apertamente idee comuniste e svolgeva attiva propaganda.‭ ‬Nel‭ ‬1925‭ ‬venne arrestato e denunciato perché resosi responsabile di lesioni in danno del Fascista D'agostino Domenico.
Nel‭ ‬1926‭ ‬venne indicato come diffusore di manifestini sovversivi ma non essendosi raccolte prove a suo carico fu soltanto diffidato a munirsi della carta d'identità‭ [‬...‭]
Individuo abbastanza scaltro,‭ ‬è ritenuto pericoloso in caso di disordini o manifestazioni pubbliche.‭ ‬Figurava pertanto nell'elenco‭ ‬2°‭ ‬delle persone da arrestarsi in determinate contingenze.‭ ‬In questi ultimi tempi,‭ ‬sebbene continui a serbare le sue idee,‭ ‬non dà luogo a rilievi e,‭ ‬in linea di esperimento,‭ ‬è stato depennato da detto elenco ed incluso in quello successivo.‭ ‬E‭' ‬oggetto di attenta vigilanza.‭"
Nel 1934 verrà depennato dal 2° elenco, per essere messo nel 3°. Nel 1937 presenta un esposto proprio per far cessare i continui arresti e le perquisizioni, che gli impediscono di lavorare con continuità'. Non se lo filano. In questo periodo prende parte alla costruzione di Cinecittà.

Il‭ ‬4‭ ‬luglio del‭ ‬1940,‭ è "‬tradotto nel campo di concentramento di Manfredonia,‭ ‬siccome elemento pericoloso all'ordine pubblico nelle attuali contingenze.‭"
Un anno dopo‭ ‬viene trasferito ‬a Bisaccia (AV).‭ Dopo il primo periodo a Bisaccia, il rapporto periodico attesta che "ha tenuto dubbia condotta politica senza dar prova di ravvedimento‭".

(continua, se trovo altro...)

La catena di Zoro

Lorenzo ringrazia me, io ringrazio Auro, ma tutti ringraziamo Zoro per questo.

24 settembre 2007

Geni - I

A 19 anni non ancora compiuti, presumibilmente prima di imparare il mestiere di falegname, viene condannato la prima volta per furto semplice, venti giorni. Nove mesi dopo, altri 2 mesi e 27 giorni: non più Reggio Calabria, ma Messina. Il mese dopo, a Scilla si prende altre tre condanne, per un totale di 133 giorni di carcere, tutti per furto semplice.
Poi, tre anni dopo, altri 5 mesi: il furto è continuato, non più semplice, ma la pena viene condonata. Gli verrà condonata anche la pena più grave: un ergastolo, per diserzione qualificata.
Probabilmente, vista la buona sorte, è allora che impara il suo mestiere, e per cinque anni non se ne sente parlare. Ma ecco una nuova condanna: un mese, e pena pecuniaria per contravvenzione alla legge sull'emigrazioone. Aveva tentato di scappare a Parigi.
Poi oltraggio, tre anni dopo, e ancora oltraggio e soldi per contravvenzione alle leggi di Pubblica Sicurezza. La prima truffa gli va bene, e viene assolto per insufficienza di prove.
Ma quando 3 anni dopo spaccia una cambiale falsa, si becca 2 anni, 6 mesi e 5 giorni, a Messina.
Esce di galera, e si fa una condanna di sei mesi per maltrattamente in famiglia.
L'ultima condanna certificata è del 1937: 10 mesi, e 11 giorni, da scontare a Scigliano (CS): tra i vari appelli, ecc ecc, esce dal carcere il 17 maggio del 1941. E torna a vivere nel paese dove si era stabilito già da quindici anni: Santo Stefano d'Aspromonte.

Questo è il fascicolo di Natale B.,‭ ‬nato il‭ ‬12.4.1896,‭ ‬nato a Limbadi‭ (‬CZ‭), falegname comunista, considerato sovversivo e pericoloso, definito di "espressione antipatica" e di vestiario "indecente" nella scheda del Casellario Politico Centrale. Era il fratello di mio nonno Giovanni, lo zio di mia madre.

Macbethas

In lituano, Macbeth è Macbethas. Eimuntas Nekrosius è lituano, quindi ieri sera sono andatao a vedere non Macbeth, ma Macbethas. In lituano. Con i sovrattitoli in italiano. Du' palle, penserete voi, e pensavo pur'io prima di vederlo. Poi, una volta lì, si rosica di non capire il lituano, ma si rimane affascinati da come venga messa in scena the Scottish play. Io l'avevo vista l'ultima volta in un parco di Oxford: il contrasto è notevole.
Nekrosius fa parlare molto poco i personaggi, che invece si muovono molto: Shakespeare sembra ridotto all'osso, alle materie prime, quasi senza sfumature. Tutto ha una massa, uno spessore forte. E anche in scena c'e' del legno massiccio, travi che oscillano, pietre. Non c'è nulla di etereo, di leggero. Ma d'altra parte Macbeth ha poco di leggero: tradimenti, omicidi, ambizioni e follie. La materia prima della dannazione umana, come il legno e le pietre sono alla base degli edifici che si costruiscono. Imho, molto bello. Per di più, si scopre che anche in Lituania si gioca a campana.

un titolo, non lo trovo

Ci si abbraccia e si piange, si sorride e si ricorda, si piantano manghi in Africa e si beve insieme, si scrivono canzoni e lettere mai spedite, ci si guarda intorno e si maledice il mondo.
Si lucidano le memorie e si accarezzano le cicatrici, si respira a fondo e si vive di presente, si stringono i pugni, gli occhi e i denti e si lascia andare il cuore.
Oggi è il 24 settembre, e il mondo ha un altro colore.

22 settembre 2007

Smisurate Preghiere

Una biografia di Fabrizio De André (pubblicata da Arcana), scritta da un amico che l'ha accompagnato per decenni. Si legge con passione: analizza tutti i dischi legandoli alla vita dietro le canzoni. La lettura viene rovinata solo da due fattori. Il primo: il fatto che l'autore, Cesare G. Romana, scriva per Il Giornale. Il secondo: una scrittura a volte insopportabilmente manierista. Per esempio: "M'accorgo una volta di più, che Dori è rimasta bellissima: il sorriso da meriggio, la biondezza di seta."
Per fortuna, De André va oltre e la bellezza della sua opera non ne esce diminuita.

21 settembre 2007

Il valore della famiglia

ACS SPDCO 500.014/2-4

Agosto XVII

"In occasione della chiusura della contabilità 1937-38 vennero concesse al personale della Cassa del ministero dell'Interno le gratificazioni sottonotate;
Rag. Raffaele Damia £1000
Comm. Angelo Masciotta £1000
Ai 3 uscieri £250
Per il Cassiere, Principe Gerolamo Sersale, fu proposta la concessione di una onorificenza che non gli fu concessa perché celibe."

Post inutile

In Svezia neanche lo sapranno, ma qui si vota Dylan, e in second'ordine Roth.

20 settembre 2007

Ma con che gente ci siamo alleati?

ACS SPDCO 500.014/2 - 1

Giugno 1943 -XXI
Segnalazione dei Reali Carabinieri


Molti degli appartenenti ai reparti delle FF.AA. germaniche dislocate in Pratica di Mare (Roma) prendono giornalmente il bagno alla spiaggia di Tor Vajanica completamente ignudi, svestendosi alla presenza di donne e bambini.


Forse così nacque Capocotta...

Basta che siano giovani e belle

ACS, SPDCO 500.014/10-1

Segnalazione Anonima
Napoli 6 agosto 1941 XIX

Al DUCE: dice che a Napoli in via S. Biagio dei Librai 8 il servizio segreto inglese per il tramite della Svizzera ha installato una casa di tolleranza clandestina ove il servizio segreto funziona con la massima facilità appoggiato, dato che si trovano belle e giovani donne, anche dalle autorità locali.

I Simpsons, il film

Regge tranquillamente un'ora e mezza, fa ridere dall'inizio alla fine. Certo, alcune puntate brevi sono decisamente piu' belle e anche piu' cattive. Qui ci sono trovate geniali, ma anche delle cose - pur divertenti - che sembrano messe li' per raggiungere una durata accettabile.

19 settembre 2007

Quesito della settimana XII

Cosa succede quando si scopre che ci si può far male?

18 settembre 2007

Lynch, me and everyone we know

David Lynch a me sta antipatico. Sin da Cuore Selvaggio. Poi ancora con Twin Peaks. E poi sempre peggio con Lost Highways, per poi finire la nostra relazione con il trattore che viaggiava nelle campagne americane. E ho speso ore con gli amici a litigare. Io poi di cinema non capisco un cazzo, mi piacciono i supereroi fatti bene, considero Deserto Rosso insopportabile e Il cielo sopra Berlino come un esempio di film brutto. E ogni tanto mi piace anche qualche film del cazzo italiano, pure Ovosodo, tie'.
A Lynch invece mi parte proprio la brocca. Prendere per il culo lo spettatore in quel modo lo trovo insopportabile. Leonardo oggi mi spiega anche perché Lynch non mi piace. E mi spiega anche perché ai miei amici Lynch piace tanto, anche se hanno ormai passato la trentina.

Perché non possiamo non dirci Calvinisti

Per lavoro, ma con passione, sto leggendo un libro di Massimo Bucciantini, appena uscito: "Calvino e la Scienza".
Calvino, all'epoca molto vicino al Partito Comunista, alla fine del 1957 scriveva, a proposito del lancio dei satelliti sovietici:

Bisognerebbe che la presenza del satellite non rimpicciolisse ma ingrandisse, aumentasse di peso e d'importanza ogni gesto umano, anche il piu' umile, e in tutti i lavori le lotte le ricerche si sentisse che l'era interplanetaria è cominciata.
[...]
Il trasferire in cielo una parte di sé, umiliata sulla terra, non è l'antico modo usato dalla religione per offrire conforto alle pene quotidiane?[...] Non è questo che i filosofi chiamarono alienazione?
[...]
Chi è ancora all'aratro di legno non può guardare al satellite che in modo religioso.
[...]
La sua prima funzione [del satellite] è quella di dare all'uomo la dimensione dello spazio [...]. Voglio che faccia operare sulla terra. E pensare all'universo. Voglio che dia più spazio ai pensieri umani. Da quando è là che gira, ho ripreso a pensare a cose cui con riflettevo da quando avevo diciott'anni.


(Calvino, Dialogo sul satellite, Città Aperta, marzo 1958)

17 settembre 2007

Si ballava sul Titanic

Nel novembre 1942, in piena Seconda guerra mondiale, c'era chi dal ministero dell'Interno si premurava di informare il gabinetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che in occasione di eventi a Roma non veniva invitato il direttore dell'Istituto Superiore di Sanità‭, e che si doveva riparare a questo torto. Con celere e maschia prontezza, il 17 dicembre dal ministero approvano, ‭e quindi il direttore dell'ISS viene inserito nella lista degli inviti per le cerimonie “‬organizzate in Roma e‭ ‬per le quali vengano diramati inviti ad altre autorità di eguale rango.‭” (ACS, PCM‭ ‬41-43‭ ‬16‭ ‬n‭ ‬3211)
Intanto, in UK il ministro degli esteri riferisce alla Camera dei Comuni delle esecuzioni di massa degli ebrei deportati in Germania. In Russia, i nazisti cercano disperatamente di rompere l'accerchiamento che li stringe a Stalingrado.

La Rosa di Brod

Romanzo di Roberto Piumini. Una delicatezza estrema nella scrittutra per raccontare la storia di un romanzo e di una coppia. La rosa rossa di Brod è il segno che c'e' qualcosa di strano nell'aria del paese: in negativo e in positivo. Cambia la vita nel piccolo paese, cambia la vita delle donne e degli uomini, come se fosse una primavera che fa uscire dal letargo. Finale che spacca il cuore e fa scottare il libro tra le mani. Grazie a chi me l'ha prestato.

16 settembre 2007

Il DNA di Rutelli

Dq queste parti si è assolutamente contrari alla proposta rutelliana di schedatura genetica di massa. Presenta gravi rischi di discriminazione ed uso improprio (e' un eufemismo), come racconta bene anche la parte migliore dela famiglia riguardo le informazioni sanitarie personali.
Cio' senza immaginare scenari da incubo orwelliano o da precog di qualche tipo, ma semplicemente incrociando un po' di informazioni disponibili, si vede che il passo verso un'involuzione antidemocratica può veramente essere breve.
A titolo di esempio, si pensi al governo Blair: utilizza in modo disonesto anche una tesi di dottorato vecchia di anni per costruire un caso e mandare l'esercito in Iraq.
Ora, di tesi di dottorato e di articoli accademici su presunti link tra genetica e comportamenti è pieno il mondo. Per esempio, 14 anni fa si disse che era stato scoperto il gene dell'aggressività. Non ci volle molto a mostrare che le evidenze erano piuttosto deboli. Cio' non toglie però che al Blair di turno (o al Rutelli se è per questo) non possa venire il capriccio di indicare un nuovo bersaglio di emergenza sociale, dopo i lavavetri. Ci sono decine di articoli scientifici da copiare, la' fuori, pronti per la propaganda. D'altra parte, se gli ebrei sono avidi per natura: possibile non ci sia un gene per identificare i violenti per natura?
Per il momento quindi mi limiterei all'analisi del genoma di Rutelli: chissà che non si trovi, almeno in eterozigosi, il gene per il fascismo strisciante.

14 settembre 2007

Link lento

Il blog di un asino e del suo compagno di strada, in viaggio dalla Val di Susa verso Roma.

via Punto Informatico

13 settembre 2007

Nel Novecento attaccati a un filo

In attesa che riprenda la programmazione normale di Città del Capo, da queste parti si sente un po' di tutto: BBC2 e BBC3, Radio3, ma soprattutto il Quarto Canale della Filodiffusione Rai. La selezione musicale è molto godibile, niente pubblicità, nessuna notizia, e raramente passa più di mezzora senza qualcosa di noto. E' talmente old style che è disponibile il palinsesto minuto per minuto. Leggetene la storia, quasi commovente. E' commovente il fatto che volendo, con due euro l'anno, potete comodamente ricevere il segnale via la linea telefonica. Peccato che sia un po' difficile trovare gli apparecchi:

molti ascoltatori ci segnalano la difficoltà di trovare in commercio ricevitori per Filodiffusione nuovi.
Se non si ha la fortuna di trovare un negozio che venda Filodiffusori, l'unica soluzione è rivolgersi ad un fabbricante, che ve li invierà a casa.
Per quanto ci consta, in Italia esiste ancora almeno "un" fabbricante di ricevitori per Filodiffusione (in provincia di Milano), che può essere trovato impiegando i motori di ricerca disponibili su Internet.
Se qualche lettore conosce dei fabbricanti e/o venditori, è pregato di segnalarcelo scrivendo a filodiffusione @ rai.it


Io immagino che gli apparecchi nuovi vengano costruiti per hobby dagli elfi di Babbo Natale nei giorni immediatamente successivi a Natale, quando hanno un po' di tempo libero.

SPQR - Il clima furioso

Solo Per Quell* a Roma.
Domani sera saro' a ciarlare in pubblico di questo fumetto ambientalista
, a San Lorenzo, per un'iniziativa della libreria-caffé Giufà.
Incredibile dictu, mi pagano pure, e non in vino.
Indipendentemente dal fatto che mi verrà corrisposto un compenso (conflitto di interessi!), il libro è bello e soprattutto utile per chi non ne sa nulla dei modi per evitare che questo pianeta vada in ebollizione nei prossimi decenni.
E a me piacciono i fumetti un po' punkabestia, con grafica non particolarmente curata anzi a volte disturbante. Se poi fanno anche una divulgazione eco-scientifica interessante, ancora meglio.
L'unica domanda che per ora mi frulla in testa è: perché non è stato stampato su carta riciclata?

L'uomo cannone

Romanzo breve di Piero Colaprico, o un lungo racconto che dir si voglia. E' nella collana VerdeNero (ne scrivero' di più nei prossimi giorni) di Edizioni Ambiente. Ed è molto bello.

12 settembre 2007

Quesito della settimana XI

Si deve cucinare insieme per star bene? O a volte basta solo sapere gli ingredienti? O anche, basta sapere che qualcuno sta cucinando?

Ratzi&Ruini, questa e' per voi

Per la serie "la scienza senza Dio":

No cancer risk among users of oral contraceptives

Philip J Hannaford and colleagues - 12 September 2007

Taking the contraceptive pill does not increase a woman's chances of developing cancer and may even reduce the risk for most women. This a the conclusion of researchers who analysed UK cohort data spanning a 36 year period from the Royal College of General Practitioners' oral contraception study, which began in 1968.

The accompanying editorial by Olav Meirik and Timothy M M Farley makes the point that that in a developed country with an effective cervical cancer screening programme, the pill is a safe contraceptive method with respect to cancer. In some developing countries - with inadequate cervical cancer screening and healthcare services, and high cervical cancer rates - the balance of cancer risk is probably less favourable.

British Medical Journal, doi:10.1136/bmj.39289.649410.55 (published 11 September 2007)

11 settembre 2007

Master

Nove studenti. La lode al primo ha costretto a dare lode a tutti.
Nove discussioni. Per il futuro ricordarsi il thermos di caffé.
Nove presentazioni ppt. Una sola con keynote, ma ci ha messo buoni dieci minuti a capire come settare monitor/proiettore.

E siamo costretti a sperare che l'anno prossimo siano di più.

Nella commissione, son stato l'unico a discutere con cognizione di causa di House e di Terra! di Benni.

Speriamo che almeno nessuno di loro provi a tradurre "branches" con "branchie", come la ragazza che ha tradotto il testo enciclopedico che sto rivedendo. Anche se in una tesi, rash cutaneo era costantemente scritto rush: Se prendi il farmaco andar di fretta è un effetto collaterale.

10 settembre 2007

Sconsigli per gli acquisti

La cosa peggiore incontrata nella notte bianca romana: il radicchione. Un prosecco che sembra ottenuto dai ghiaccioli all'amarena di cui in gioventù abbiamo fatto strage.
Se questa e' l'inventiva del miracolo del nordest, ben vengano i cinesi.

09 settembre 2007

Linx

Una delle cose più belle lette on line in questi ultimi tempi: Leonardo su Big Luciano.

Un blog il cui feed è stato aggiunto alla lista.

P.S.
La mia prima notte bianca: bello il colpo d'occhio di via nazionale piena di gente e non di auto. Grandi camminate, e il Palazzo delle esposizioni rifatto che vale la pena (ma c'era un'aria condizionata che portava la temperatura a circa 15°C). E la domanda: ma perché una volta l'anno tutti accettano di andare a piedi e non prendere auto o moto? E il resto dell'anno: i piedi vi si atrofizzano?

07 settembre 2007

Ritorni

Per molti i malanni di stagione sono allergia, influenza, raffreddori. Per me, è la sindrome da vasca dei pesci rossi. E se per caso non la produco direttamente io, c'e' qualche testa di cazzo che te la tira addosso.
Adda passa' pure sto settembre, va....

06 settembre 2007

Straniero

Il Romagnoli cronachistico di oggi, usa l'articolo e denuncia la sua alterità rispetto a Roma. al Labaro, è probabilmente l'esito del raddoppio tipico della capitale: il poliziotto gli avrà detto "Deve da annà aLLabbaro", e lui ha trascritto. Labaro, è Labaro. Puoi andare all'Infernetto, o anche alla Garbatella. Ma vai a Labaro o al limite, per connoisseurs, a Galline Bianche.

05 settembre 2007

Quesito della settimana X

La Rete è?
A. il partito di Orlando
B. internet
C. la protezione per gli acrobati
D. quella per i pesci

Middlesex

Sing now, O Muse, of the recessive mutation on my fifth chromosome! Sing how it bloomed two and half centuries ago on the slopes of Mount Olympus, while the goats bleated and the olives dropped. Sing how it passed down through nine generations, gathering invisibly within the polluted pool of the Stephanides family. And sing how Providence, in the guise of a massacre, sent the gene flying again; how it blew like a seed across the sea to America, where it drifted through our industrial rains until it fell to earth in the fertile soil of my mother's on midwestern womb.
Sorry if a get little Homeric at times. That's genetics, too.


E ancora una volta mi ritrovo a parlare di una saga americana, e anche stavolta, come con Cunningham, di una famiglia di radici greche. Un libro bellissimo, Middlesex di Jeffrey Eugenides, in cui l'ermafroditismo è poco più che uno stratagemma narrativo per raccontare una lunga storia di segreti, di sogni, di legami familiari, di adolescenti normali e anormali. Una storia privata che riflette la dimensione pubblica di una generazione culturalmente ermafrodita, che vuole scegliere da che parte stare, dove vivere, come vivere. Calliope ha a disposizione tutte le scelte e tutte le sfumature, si ribella per mantenerne il potere. Foucault osserva compiacente. Imho, prendete e leggetene tutti.

04 settembre 2007

Playlist

Qualche canzone buona per questi giorni:


E siamo noi a far bella la luna
con la nostra vita
coperta di stracci e di sassi di vetro.
Quella vita che gli altri ci respingono indietro
come un insulto,
come un ragno nella stanza.
Ma riprendiamola un mano, riprendiamola intera,
riprendiamoci la vita,
la terra, la luna e l'abbondanza.


-------------------------------

We're just two lost souls swimming in a fish bowl, year after year,
Running over the same old ground.
What have you found? The same old fears.


-------------------------------

I geni musicali preannunciati dai giornali
hanno officiato e i sacri versi hanno cantati,
le elettriche impazziscono, sogni e malattie guariscono,
son poeti, santi, taumaturghi e vati:
con gioia e tremore li seguo
dal fondo della mia città,
poi chiusa la soglia do sfogo
alla mia turpe voglia.... ascolto Bach!


-------------------------------


Io ti scrivo che sto bene
in questo niente da fare
scrivo una cartolina
che non voglio ritornare
Al pomeriggio la corriera
la sento arrancare
mi siedo sopra un muro
per guardarla ripartire
Senza me.

Familismo morale

Fratello, sei un genio.

03 settembre 2007

Toh, chi si vede...

Anche a me piacerebbe l'odore del napalm al mattino, se solo potesse sterminare le zanzare tigri, che evidentemente hanno passato un splendido agosto nel mio dipartimento e ora sono abbronzate, sorridenti e rilassate, ed efficaci piu' di sempre.

Difficile resistere

A maggio prossimo, a New York si terrà un convegno accademico sui Soprano, il telefilm. La lista degli argomenti possibili su cui proporre un talk e' praticamente onnicomprensiva. E' orgnizzato da due università: la Fordham University, dove sono stato per un mese, 12 anni fa, e ho fatto un corso di computer science (per la cronaca, esame passato con A+), imparando tre-comandi-tre di Unix, chattando con il nickname southbronx e navigando con Lynx. Alla Brunel ci lavora un amico musicista.
Come resistere alla tentazione di presentare una proposta? "Psiche, tumori e pallottole: l'epistemologia medica nei Sopranos", oppure "Mafia e XX. Da Livia a Meadow, la genetica femminile nei Sopranos".

02 settembre 2007

Il mondo del lavoro è pieno di stronzi

Pezzo uscito su Queer-Liberazione di oggi.

Finite le due settimane di ferie, R.O. (usiamo le iniziali per proteggerne l'anonimato) rientrò in azienda: un po' abbronzato, rilassato dopo un inverno di stress. Varcata la porta dell'ufficio, salutata la segretaria all'entrata, nell'open space dove espleta le sue funzioni amministrative ritrova le solite facce, anche queste abbronzate e rilassate. Gli amici con cui fa il poker del giovedì sera e ogni tanto guarda le partite, o ci gioca a calcetto. Poi lui, B.P. (anche qui le iniziali), evitato da tutti, ma a tutti noto con simpatici soprannomi: l'infame, il bastardo, il porco, ma soprattutto, lo stronzo. Entrato in ufficio da due anni, B.P. aveva perseguitato tutti: sfuriate in pubblico, email minatorie, insulti sessisti, litigi con i clienti. Le lamentele con i superiori si erano scontrate sempre con lo stesso mantra: «E' il migliore di voi, imparate da lui: certo e' un po' caratteriale, ma guardate i suoi risultati!».
I numeri gli davano ragione, a B.P. Ma se lui era al top, gli altri erano depressi, stressati, sicuramente poco contenti di lavorarci insieme. Due colleghi erano già passati a aziende concorrenti, e segretamente le due segretarie stavano mandando curriculum in giro per non avere più a che fare con quello stronzo, sempre pronto a far battute volgari, insinuazioni sulle abitudini sessuali, o anche ad allungare le mani. Insomma, tutto l'ufficio, colleghi e sottoposti, erano contro lo Stronzo, ma il management lo difendeva. La notte stessa del suo ritorno in ufficio, R.O. si fece un po' di conti: ok, lo Stronzo sarà pure stato il migliore dipendente dell'azienda, ma quanto costava realmente? 10% di produttività in meno per gli altri dipendenti, tanto per cominciare. Poi, il tempo perso dal direttore per gestirne l'ingombrante presenza: ore spese tra le lamentele (via mail e di persona) dei colleghi, qualche reclamo dai clienti, e quindi ogni tanto qualche rimprovero a B.P. Ancora: due dipendenti da rimpiazzare, con ricerca e formazione del nuovo personale. Senza contare gli effetti - non quantificabili - sulla vita privata. R.O. preparò rapidamente uno schema, e la mattina dopo lo depositò sulla scrivania del direttore e lo attaccò nella bacheca dell'ufficio. Tempo due giorni, B.P. era stato pubblicamente invitato ad andarsene, o a cambiare rapidamente e radicalmente il comportamento.
Il metodo antistronzi aveva funzionato: per R.O. il rientro dalle ferie si era rivelato un successo, grazie a un semplice e intuitivo conto economico. Infatti, gli stronzi sul posto di lavoro sono anche un costo aziendale. Ma soprattutto rovinano la vita a un sacco di gente cui magari il lavoro potrebbe anche piacere. E allora difendersi dagli stronzi diventa mezzo di sopravvivenza, miglioramento della qualità della vita, secondo una strategia ora formalizzata da un ingegnere gestionale dell'Università di Stanford, Robert Sutton, con Il metodo antistronzi (Elliot, pp. 221, euro 14). D'altra parte, afferma Sutton, e soprattutto di ritorno dalle vacanze ci si sente di dargli ragione, «le prove sono schiaccianti: il mondo del lavoro è pieno di stronzi». Persone come B.P., «maschi alfa» che intimidiscono il branco, che emergono grazie all'aggressività gratuita, alle umiliazioni inflitte senza motivo ai propri colleghi e ai sottoposti. Mai ai superiori: questa, spiega Sutton, è caratteristica fondamentale dello «stronzo patentato», acutamente consapevole della gerarchia e quindi pronto a vessare il più basso in grado. Le difese possibili sono molteplici: si va appunto dal mero conto economico da presentare a chi di dovere, fino alle tecniche di training autogeno per superare senza problemi le crisi acute, come quelle riunioni in cui volano accuse ingiuste, o quando il disaccordo creativo degenera in rissa perché uno stronzo vuole per forza giocare a «chi ce l'ha più grosso».
La chiave del metodo antistronzi consiste innanzitutto nel capire che la competizione esasperata, la maleducazione, e il sistematico disprezzo delle più elementari norme di convivenza, non giovano a nessuno. Come già dimostrato da importanti risultati della teoria dei giochi, la cooperazione alla fine dà risultati migliori rispetto al conflitto esasperato. Anche se lo stronzo è talentuoso, il suo comportamento è deleterio sull'ambiente che lo circonda, e rischia oltretutto la rapida moltiplicazione: uno stronzo vero può tirare fuori lo stronzo che è dentro ognuno di noi. Sapere come tenere a bada le proprie pulsioni è fondamentale per tenere a bada quelle degli altri. Spesso basta conoscere l'effetto che fa sentirsi dire in pubblico: «ma perché ti comporti così?» per controllarsi e mantenere un atteggiamento collaborativo e rispettoso degli altri. Perché, e questo è bene ricordarlo quando si torna dopo lo stacco delle vacanze, anche le brave persone possono essere contagiose, non solo gli stronzi. Dunque, la collaborazione è importante per mantenere un ambiente sano e produttivo, ed è importante che lo stronzo venga riconosciuto e bollato pubblicamente come tale.
E' una cosa che si può fare in qualsiasi momento, soprattutto se si trovano alleati vessati dalla persona in questione. Anche se, e questo Sutton lo sottolinea più volte, gli stronzi dovrebbero essere fermati sulla porta: esistono piccole regole per annusare immediatamente il tipo di persona, come per esempio osservarne subito l'atteggiamento nei confronti dei colleghi di grado inferiore. E' utile, questo manualetto, soprattutto per rendersi conto della facilità con cui si possono evitare le situazioni incresciose causate dagli stronzi. Pochi sforzi per avere un migliore ambiente di lavoro. Certo, Sutton è molto ottimista e liberista: si muove nel contesto di un mercato dove cambiare lavoro non è un problema, la disoccupazione non esiste, né esistono limiti ai licenziamenti. Fatta l'opportuna tara, è una lettura che può rendere più morbido il passaggio dall'ombrellone alla scrivania.

Gattaca

Film di fantascienza di qualche anno fa, alle prese con un totalitarismo genetista. Non un granché, e anche come distopia non propone molto di nuovo. Si rifà molto all'immaginario orwelliano, e sembra quasi fare il verso alle serie sci-fi anni 60. Le cose più belle del film sono Uma Thurman e Jude Law. Da vedere se proprio non c'e' altro, o se come me avete interessi per i rapporti tra genetica e società.